Lautaro denunciato, lui replica stizzito: "Non permetterò che venga infamata la mia famiglia. Tentare di approfittare della morte..."
Le parole dell'attaccante argentino con cui si è difeso dall'accusa di aver licenziato in modo illegittimo la baby sitter
Nella giornata odierna, l'attaccante dell'Inter, Lautaro Martinez, è stato denunciato dalla “Corte di Milano”, a causa del licenziamento per le troppe assenze per malattia (poi purtroppo deceduta) della baby sitter, ma considerato in modo illegittimo. Ora il calciatore argentino dovrà pagare le spese legali e dovrà risarcire gli eredi della ragazza, venuta a mancare lo scorso gennaio.
Pochi minuti dopo Lautaro ha voluto replicare in maniera molto dura a quanto successo:
“Avevo deciso di rimanere in silenzio per rispetto. Ma non permetterò che venga infamata la mia famiglia. Abbiamo assunto una persona che era già malata, nostra amica da una vita. Abbiamo fatto molto per lei e la sua famiglia. Abbiamo pagato viaggi, aiutato a trovare i letti in ospedale, aiutato con le cure, con la sistemazione della famiglia che abbiamo dovuto convincere affinché venisse ad occuparsi della figlia che stava morendo. E la sua famiglia, mentre la figlia stava morendo, ha tentato di ottenere soldi da noi, ha tentato di approfittare della situazione anche dopo la morte. Noi l'abbiamo aiutata e ci siamo sempre stati quando lei aveva bisogno. E ora tentate di infamarci? Che razza di persone siete che tentate di approfittare della morte di un figlio per ottenere denaro?”
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