Mancini e l'addio alla Nazionale: "Reazione dei tifosi? Scritte cose non vere sui giornali"
L'ex ct della Nazionale, Roberto Mancini, ha rivelato la verità sull'addio all'Italia, soffermandosi poi sulla nuova sfida in Arabia Saudita.
Nell'ultima intervista rilasciata a Libero, l'ex commissario tecnico della Nazionale italiana, Roberto Mancini, ha affrontato diverse tematiche, dal ricordo di Gianluca Vialli all'addio all'Italia e al suo nuovo ruolo alla guida della Nazionale dell'Arabia Saudita. Mentre raccontava il suo vissuto e le sfide affrontate, Mancini ha sottolineato il disagio causato da informazioni inaccuratamente riportate sui giornali, che a suo dire hanno condizionato negativamente l'opinione dei tifosi.
Il ricordo di Gianluca Vialli
L'intervista si è aperta con Mancini che ha dedicato ampio spazio al ricordo di Gianluca Vialli, scomparso un anno fa. L'ex ct ha esaltato la figura dell'ex compagno di squadra, evidenziando l'importanza del suo contributo al calcio italiano e alla loro amicizia duratura.
"Il primo pensiero è che Luca non se n’è mai andato, è sempre qui con me, con noi. Una cosa che non ho potuto chiedergli? Quando ho deciso di lasciare la Nazionale italiana e accettare la proposta saudita. Avrei voluto conoscere il suo pensiero. Lo avrei voluto con me in Arabia, senza dubbio".
Il passaggio all'Arabia Saudita
Mancini ha poi affrontato il tema delicato del suo addio alla Nazionale italiana e del passaggio alla guida della squadra nazionale dell'Arabia Saudita. Ha descritto il contesto calcistico a Riyadh come completamente diverso, sottolineando il miglioramento della qualità grazie all'arrivo di giocatori di talento. Ha evidenziato che la crescita e la competitività richiedono tempo e impegno, sottolineando la sua fiducia nel gruppo di giovani giocatori che ha trovato.
"È tutto diverso, è un calcio che sta migliorando, visto che arrivano giocatori forti, ma non è una cosa immediata. Serve del tempo per diventare competitiva. Qui si parte dalla base, ma ho trovato un gruppo di ragazzi pronti a migliorare".
Mancini ha dichiarato senza esitazioni che si tratta della prova più impegnativa della sua carriera d'allenatore.
Le critiche dopo l'addio all'Italia
Mancini ha risposto alle aspettative di critiche dopo l'addio all'Italia, comprendendo la reazione dei tifosi delusi dalla sua scelta. Ha espresso disappunto per la diffusione di informazioni non veritiere sui giornali, affermando che ciò ha contribuito a condizionare negativamente l'opinione pubblica. Ha sottolineato la natura mutevole della professione di allenatore, dove le decisioni di cambiare squadra possono essere prese da entrambe le parti, senza che ciò debba necessariamente tradursi in una polemica.
"Capisco la reazione dei tifosi, che possono non aver condiviso o accettato la mia scelta, ma sono stati anche condizionati da cose non vere che sono state scritte sui giornali. Questo è quello che mi è dispiaciuto di più: si parla di vita professionale e questo è lavoro, quante volte si viene esonerati dopo un grande lavoro e non se ne parla? Gli allenatori possono essere esonerati, ma possono anche decidere di andare via. È normale, fa parte di questa professione".
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