Covid-19: gli attaccanti sono i giocatori più esposti al contagio
L'Università di Aarhus sottolinea la maggiore esposizione al virus per gli attaccanti della massima serie calcistica di un Paese. Ecco il motivo
"Gli attaccanti delle squadre di calcio della Serie A sono i più esposti al rischio contagio". La precisazione arriva da una ricerca dell'Università danese di Aahrus, secondo la quale la trasmissione del Covid-19 non sarebbe allo stesso modo rilevante per i dilettanti e i giocatori del settore giovanile a causa delle velocità e vicinanza di gioco. Il professor Thomes dell'Università di Copenaghen ha anche puntualizzato che "il tempo indicato nello studio non è critico". Già, perchè se si è a meno di due metri da una persona infetta per più di un quarto d'ora il contatto si definisce rilevante. Per arrivare a tale determinazione, l'università danese ha preso in considerazione quattordici partite della SuperLeague analizzando le conseguenze di una simulazione della presenza di un eventuale calciatore positivo al Covid-19 sul terreno di gioco. Dalla ricerca è trapelato che in un raggio di un metro e mezzo di distanza tra il difensore portatore del virus e un attaccante sano l'esposizione al contagio è di circa due minuti, mentre per il resto dei calciatori è di un minuto e mezzo, più precisamente di 87 secondi e 8 decimi.
💬 Commenti