Dopo la pausa di ottobre, il Milan non ha ancora ottenuto una vittoria in campionato, e dopo quella di novembre... La squadra rossonera si prepara per affrontare la Fiorentina a San Siro, cercando di ripartire con una mentalità diversa rispetto alle ultime settimane. Stefano Pioli ha presentato la sfida in conferenza stampa alle 13:45, esprimendo le sue opinioni sulla squadra e sui recenti infortuni.

La conferenza stampa di Stefano Pioli alla vigilia di Milan-Fiorentina

Ecco la conferenza stampa di Stefano Pioli ripresa da TMW.

Domani Milan-Fiorentina: è sempre la partita di Astori.
"Questa è la partita di Davide: è cresciuto qui per poi diventare capitano della Fiorentina. Domani ci sarà una iniziativa importante, organizzata dalla Fondazione Milan: se dalla tragedia di Davide si può trarre qualcosa di positivo e fare del bene è molto buono, ci rende tutti molto partecipi".

Le condizioni della squadra
"Ora le parole servono a poco, servono i fatti e dobbiamo dimostrarlo domani. Dobbiamo dimostrare di aver capito gli errori fatti, facendo una prestazione di alto livello per 90 minuti".

"Camarda? Il talento non ha età e lui ha talento. Il destino ti crea certe occasioni. Dobbiamo essere bravi ad accompagnarlo. È molto giovane, ma già caratterialmente maturo. È contento, felice di essere con noi e pronto a darci una mano se ci sarà già occasione".

"Cosa ho fatto negli ultimi 15 giorni? Io lavoro, devo restare concentrato su quello che stiamo facendo. Lavoriamo per crescere, non per cercare un colpevole, ma per migliorare. Da ieri abbiamo preparato la Fiorentina. So benissimo cosa rappresenta il mio ruolo: tanti onori e tante critiche. Vado avanti con le mie idee, il mio club e la mia squadra".

Il gruppo è ancora suo?
"Ci possono essere due comportamenti: chi cerca di costruire qualcosa di importante e chi cerca di rovinare tutto. Io appartengo alla prima categoria. Rimango con fiducia nei miei giocatori, non perché devo vendere qualcosa, ma perché per 8 gare siamo stati meritatamente in testa, poi nelle ultime 4 non abbiamo raccolto ciò che volevamo e ci siamo presi le nostre responsabilità".

Che cosa serve domani?
"Siamo un po' in emergenza, ma questi momento si affrontano con determinazione, mettendo più di quello che abbiamo".

Ha rimpianto sulle scelte di inizio stagione se poi ci si trova a dover chiamare un ragazzo di 15 anni?
"I rimpianti sono delle persone che non provano a fare qualcosa. Il club ha fatto tutto il possibile per mettere a disposizione una rosa competitiva. La sosta ci è servita per cercare qualche miglioria, sono sicuro che i numeri sugli infortuni miglioreranno in futuro".

Weekend decisivo per lo Scudetto?
"Mancando 26 partite tante squadre si possono sentire in lotta per lo Scudetto, ma non è deve essere questo il nostro pensiero: il nostro pensiero deve essere la Fiorentina. Poi l'obiettivo lo vedremo strada facendo. Il nostro obiettivo attuale è tornare a vincere".

Domani scontro Champions?
"Da quando c'è Italiano la Fiorentina gioca un calcio molto offensivo, che gioca molto con la palla. Molto difficile da affrontare. Ha vinto col Bologna dopo 3 sconfitte, a conferma che i momenti delicati possono arrivare per tutti. Troppo presto domani per dire che sia una partita decisiva".

Avete capito quali sono stati i problemi sugli infortuni?
"L'unico cruccio che ho è che non siamo riusciti ad abbassare il numero degli infortuni, tranne il primo anno, essendo in media con gli ultimi anni di Milan. Ogni anno cerchiamo di cambiare qualcosa, dalla prevenzione ai dati; facciamo di tutto per migliorare la situazione. Tutti gli infortuni vanno contestualizzati: c'è chi si fa male perché gioca troppo, chi perché gioca poco. Non stanno capitando solo a noi, ma il nostro numero è negativo. Non abbiamo mai lavorato con situazioni così chiare sotto mani per dati e analisi: stiamo cercando di arrivare a una performance migliore per abbassare la media. Non recuperiamo Kjaer, non recuperiamo Leao, non recuperiamo Okafor. Tornano Loftus-Cheek e Pulisic e Calabria".

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