La Juventus di Allegri, a tre giornate dalla fine, ha segnato 81 reti: mai un attacco così prolifico nell’era dei tre punti. Out Mandzukic, Bentancur al posto di Pjanic.

-di Luca Nigro-

Una vittoria contro l’Inter sul filo di lana che riporta la bilancia dello scudetto dalla parte bianconera. La Juventus, a tre giornate dal termine, vede più vicino il traguardo anche se nell’ultimo periodo il calo sia fisico che mentale è stato evidente. I “soli” quattro punti nelle ultime tre partite, stonano con i numeri impressionanti della squadra di Allegri: 88 punti in classifica, 81 gol fatti e appena 22 subiti. La media reti a partita sui 240 tiri complessivi nello specchio è impressionante (2,96) così come la media punti (2,51). Mai i bianconeri nella loro storia avevano segnato così tanto nell’era dei tre punti. Su 17 gare giocate all’Allianz Stadium, la Juventus ha raccolto 43 punti (2,52 a partita), perso due volte, pareggiata una e incassato appena 6 reti a fronte delle 40 realizzati. Davanti ai propri tifosi, Higuain e compagni hanno lasciato punti per strada solo a Napoli, Inter e Lazio dominando il resto delle squadre. Considerando che all’appello mancano Bologna e Verona, si capisce alla perfezione la forza dei bianconeri. La Juve segna tantissimo ma lo fa soprattutto tra il 15’ e il 30’ dei primi tempi e il 15’ e il 45’ dei secondi. Subisce pochissimo e quelle poche volte è successo nel 36 % dei casi tra il 1’ e il 15’ dei secondi tempi. Tuttavia, come già accennato, l’indiscussa supremazia della Juve stona con le prestazioni delle ultime due settimane. Anche nella gara vinta a San Siro si è vista una squadra stanca, prevedibile, incapace per quasi tutta la gara di dominare un avversario in inferiorità numerica da inizio primo tempo e vittoriosa solo grazie alle giocate dei singoli. Contro il Crotone e soprattutto il Napoli, si era notato un calo, evidenziato dalla prova scialba di San Siro. Da tempo non si vedeva la Juventus giocare prevalentemente in orizzontale e con poche idee. Ovvio che i bianconeri hanno tante soluzioni a disposizione, sia tattiche che tecniche che le permettono di risolvere le gare in qualsiasi momento come dimostrato sabato scorso.Contro l’Inter, Allegri ha schierato il 4-3-3 per poi affidarsi nel finale al 4-2-3-1. Sicuramente il colpo subito da Mandzukic ad inizio gara ha condizionato la prestazione del croato elemento tatticamente fondamentale per il tecnico toscano. Altro giocatore quasi imprescindibile è Pjanic (salterà il Bologna per squalifica) che contro i nerazzurri è sembrato poco lucido nonostante abbia toccato ben 98 palloni nell’intera gara. Nello scacchiere tattico di Allegri, hanno un ruolo fondamentale i terzini e gli esterni bravi a creare superiorità numerica. Attenzione anche agli inserimenti senza palla dei centrocampisti, su tutti Khedira già autore di 8 gol. In totale sono 14 i giocatori bianconeri andati a rete in stagione: su tutti svettano Paulo Dybala e Gonzalo Higuain autori di ben 37 gol in campionato (48 stagionali) che equivalgono quasi al 50 % delle reti totali bianconere. La cattiva notizia per il Bologna che entrambi, con ogni probabilità saranno della partita. Detto di Pjanic, salteranno la sfida anche Chiellini, De Sciglio e Mandzukic. In mezzo al campo, al posto del bosniaco, dovrebbe giocare Bentancur, in vantaggio su Marchisio, mentre in avanti Dybala prenderà il posto del croato. Per il resto Allegri dovrebbe affidarsi ancora al 4-3-3 e ai nove/undicesimi della squadra titolare scesa in campo contro l’Inter. Cuadrado, dunque, dovrebbe essere ancora una volta preferito a Lichtsteiner nel ruolo di terzino destro. Il Bologna non batte una big da 850 giorni: i numeri sono tutti a sfavore dei rossoblù ma questo pazzo finale di campionato ci ha insegnato che tutto può accadere, anche che la squadra di Donadoni possa fare risultato a Torino. Probabile Formazione (4-3-3): Buffon; Cuadrado, Barzagli, Rugani, Alex Sandro; Khedira, Bentancur, Matuidi; Dybala, Higuain, Douglas Costa. All. Massimiliano Allegri
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