Omaggio a Giorgio Squinzi, l’imprenditore avanguardista di vecchio stampo
Giorgio Squinzi, patron della Mapei e del Sassuolo Calcio, è scomparso ieri a Milano. La sua filosofia “Impresa ricca, famiglia povera” l’arma del successo
-di Daniela D'Angeli-
Per chi segue il calcio Giorgio Squinzi, scomparso all’età di 76 anni nel tardo pomeriggio di mercoledì 2 ottobre, era il Patron del Sassuolo, squadra da lui acquisita nel 2002 in C2 e portata in Serie A nel 2013. Per chi segue il ciclismo il suo nome è indissolubilmente legato alla Mapei-Quick Step, squadra maschile attiva tra i professionisti fra il 1993 ed il 2002, in bacheca Vuelta a España e Giro d'Italia, rispettivamente nel 1994 e nel 1995, con lo svizzero Tony Rominger. Naturalmente era tutto questo e molto altro. Con lui scompare un imprenditore di vecchio stampo, capace di trasformare l’azienda fondata dal padre nel 1937 con un pugno di operai in una multinazionale con oltre 10mila dipendenti e sedi in 81 paesi. Certamente lo sport ha beneficiato della sua abilità imprenditoriale e della filosofia “Impresa ricca, famiglia povera”, in Mapei non è mai stato chiuso un bilancio in perdita, non si distribuiscono dividendi e tutto viene investito in ricerca, in azienda ma anche sostenendo università ed enti di ricerca. Il bilancio dell’azienda di materiali per l’edilizia è stato il motore di tutte le iniziative sportive, ha sostenuto la cultura, in particolare la Scala di Milano grande passione della famiglia, la beneficenza ed anche la ricostruzione nelle zone terremotate, porta la firma di Mapei la sistemazione della fontana delle 99 cannelle dell’Aquila. Inutile tentare di riassumere in poche parole quanto creato da Giorgio Squinzi come imprenditore, non a caso scelto come Presidente di Confindustria e Federchimica, proviamo a limitarci al suo contributo nel mondo dello sport. L’amore per il ciclismo arriva dal padre Rodolfo, corridore professionista nel secolo scorso, una passione che coltivava personalmente, aveva scalato diverse volte lo Stelvio e le cime più note del Giro d’Italia; lo ha abbandonato in fretta e furia nel 2002 per gli scandali legati al doping, una pratica lontanissima dalla sua filosofia di vita. Nello stesso periodo inizia l’investimento nel Sassuolo calcio, un omaggio al territorio dove prospera il distretto della ceramica, un settore al quale la Mapei è legata a doppio filo.L’avventura nel calcio è vissuta dalla famiglia Squinzi come una operazione di marketing, così come lo era stata la sponsorizzazione della Nazionale che nel 2016 divenne Campione del Mondo in Germania, ma anche una dimostrazione di amicizia per un territorio molto importante per la loro azienda. L’avventura neroverde inizia nel 2002 quando Mapei diventa sponsor ufficiale, mentre nel 2003 Giorgio Squinzi diventerà il proprietario della squadra con un solo scopo, il sogno che Squinzi ha più volte raccontato davanti ai microfoni: “Battere il mio Milan a San Siro”. La strategia per raggiungere la Serie A passa dal posizionamento in società di manager Mapei, uomini di fiducia che possano rappresentare Squinzi nel calcio e contemporaneamente trasferire la mentalità aziendale in questo campo; è così che diventa presidente Carlo Rossi, da sempre accanto a Squinzi in Mapei. L’arrivo di Nereo Bonato nella stagione 2004/2005 nel ruolo di direttore sportivo segna la prima svolta sul campo e dopo due annate alla promozione in C1. Nel campionato successivo la promozione in Serie B per un soffio, arrivati ad un solo punto dal Grosseto primo in classifica, il Sassuolo perde la lotteria dei playoff e viene eliminato dal Monza con la sconfitta 4-2 al Ricci. La promozione arriva l’anno successivo, stagione 2007/2008, con Massimiliano Allegri in panchina che riesce ad agguantare la serie cadetta con 63 punti e una giornata d’anticipo. Seguiranno cinque anni di serie B giocati allo Stadio Braglia di Modena, data l’inadeguatezza dello Stadio Ricci per gli standard della Serie B. Si succederanno in panchina Andrea Mandorlini, Stefano Pioli, Daniele Arrigoni, Angelo Gregucci e Paolo Mandelli, tutti con scarsi risultati. Scatta dunque nel 2012 l’ennesima rivoluzione con l’arrivo di mister Fulvio Pea e una rosa quasi totalmente cambiata e ringiovanita. I neroverdi terminano l’ottima stagione al terzo posto e accarezzano nuovamente il sogno della promozione, sfumato in semifinale playoff al termine della stazione 2011/2012. Sarà l’arrivo in panchina di Eusebio Di Francesco a far centrare finalmente la promozione con un ruolino da record: 25 vittorie, 10 pareggi e 7 sconfitte, 78 goal fatti e 40 subiti rimanendo al vertice della classifica dalla prima all’ultima giornata.La promozione avviene il 18 maggio 2013 con la vittoria per 1 a 0 sul Livorno all’ultimo minuto di recupero nell’ultima giornata quando Sassuolo diventa la città più piccola (40.000 abitanti) che raggiunge la Serie A dal dopoguerra ad oggi. Il resto è storia recente, nota a chiunque segua il calcio. Con alterne fortune la famiglia Squinzi ha continuato ad investire nel Sassuolo, arrivando ad acquistare lo stadio di Reggio Emilia trasformandolo nel Mapei Stadium, ennesima dimostrazione della mentalità da azienda di successo traslata dalla multinazionale dei collanti. Sarà lo stesso Di Francesco a segnare un altro traguardo storico per la società fondata il 17 luglio 1920: la qualificazione ai preliminari di UEFA Europa League. Il debutto neroverde in Europa avviene il 28 Luglio 2016 alla Swissporarena di Lucerna con un pareggio per 1 a 1; il sogno europeo si infrange al San Mames di Bilbao con la sconfitta 3 a 2. La recentissima cronaca è quella di un Sassuolo guidato da Roberto De Zerbi, oramai orfano del gruppo storico che lo ha portato in Serie A, ma ancora fortemente improntato sulla volontà di far scendere in campo soprattutto giocatori italiani, l’unica squadra a riuscirci nei primi anni in Serie A. I vivai neroverdi sono anche una fucina di talenti, su tutti Domenico Berardi e Simone Zaza ma anche il Sensi che sta facendo le fortune dell’Inter. E mentre sul campo si gioca a Sassuolo lo scorso giugno è stato inaugurato il nuovo Centro sportivo Mapei, strutture all’avanguardia di livello europeo, e ad Olgiate Olona, in provincia di Varese, prosegue l’attività del MapeiSport, struttura voluta da Giorgio Squinzi nel 1996, un centro ricerche di eccellenza che opera in ambito sportivo svolgendo attività di ricerca scientifica e fornendo assistenza multisettoriale agli atleti per migliorare la loro prestazione. Tutto questo è solo una parte di ciò che è stato Giorgio Squinzi.
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