Caos Plusvalenze, Criscitiello: "Paga solo la Juve, le altre assolte. Un processo lampo in cui stonano tante cose"
Il direttore di Sportitalia nel suo classico editoriale si è soffermato sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Juventus
La Juventus è ormai un tema all'ordine del giorno per la bufera che è imperversata in casa in seguito ai ‘famosi’ quindici punti di penalizzazione. A trarre le sue conclusioni è anche il giornalista Michele Criscitiello che ha messo per iscritto le sue considerazioni nel classico editoriale del lunedì. Di seguito le sue parole: “Il -15 se lo aspettavano in pochi. La mattina stessa, con la richiesta del -9, faceva presagire un tarallucci e vino a -3, massimo -4. In serata alle 21 il colpo è stato sotto la cintura. Qui non c'è var che tenga e se colpisci sotto nessuno se ne accorge. La Juventus sarebbe al tappeto. Sarebbe perché aspettiamo il collegio di garanzia del Coni anche se sembra davvero complicato un cambio di rotta. Stonano tante cose, però, in questo processo lampo. La riapertura, la pena più alta della richiesta, la Signora Gravina che pubblica una storia con il logo della Juventus e il -15 (dalla Figc parlano di Fake), le altre tutte assolte. Paga la Juventus e non siamo nessuno per dire che le 14 mila pagine di inchiesta dimostrano l'innocenza o la colpevolezza”.
Criscitiello ha poi aggiunto: “Sta di fatto che oltre il presente cambia anche il futuro della società. Ad esempio, in estate, senza una eventuale partecipazione alla Champions League diventa più difficile convincere i calciatori di prima fascia a venire a Torino. Si parlava del 20 gennaio come un passaggio obbligato, invece, su questo siamo stati da sempre chiari. Attenzione al 20 gennaio perché Roma riserva sempre delle sorprese. La Juventus, ora senza un Direttore Sportivo, rischia la rivoluzione. In molti vogliono andare via e, invece, molti dovranno essere tagliati anche alla luce del campionato che fin qui stanno facendo. Il lavoro estivo sarà molto complicato e ci sarà da capire anche se servirà o meno un altro allenatore. Il ciclo Agnelli è finito come peggio non poteva. I suoi uomini sono stati rasi al suolo. Nedved, Paratici e Cherubini. Restano solo le carte piene di cenere. Si salvi chi può. Vedremo ora cosa saprà fare John Elkann dopo il fallimento tecnico del decennio scorso”.