A pochi giorni dall'inizio di Euro 2020, Gianluca Vialli, presente nello staff dell'Italia di Roberto Mancini, è tornato a raccontarsi a «Sogno Azzurro», la serie che precede il debutto dell’Italia agli Europei. Tra i vari temi affrontati anche la sua battaglia con il cancro: "Sono stato un giocatore e un uomo forte ma anche fragile e penso che qualcuno possa essersi riconosciuto. Sono qui con i miei difetti, le paure e la voglia di far qualcosa di importante. Si tratta di un compagno di viaggio indesiderato, ma devo andare avanti, viaggiare a testa bassa senza mollare mai, sperando che si stanchi e mi lasci vivere ancora per tanti anni". 

Vialli ha poi aggiunto: "Sono stato un giocatore e un uomo forte e vulnerabile. Qualcuno si può essere riconosciuto con la voglia di fare qualcosa d’importante. Il cancro è più forte di me e se lo combatti perdi. Lui è un compagno di viaggio, a testa bassa, senza mollare, sperando che un giorno si stanchi e mi lasci vivere serenamente gli anni che ho davanti".

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