L’evidenza è che si gioca troppo ma chi fa un passo indietro ?
Seconda battaglia della Fip contro l’Eurolega. Ma gli azzurri contesi sono quelli di Milano
Si gioca troppo. Lo dice la stagione della Virtus, non solo in bianco e nero, aggiungendo pure i colori delle nazionali, perché gran parte degli infortunati in casa Segafredo sono giocatori che hanno fatto o stanno facendo gli straordinari, da Udoh a Cordinier passando per il Pajola della foto che sembra dire, impegnato senza sosta dal campionato ai playoff, da Belgrado a Tokyo, alla nuova stagione: ma basta, non se ne può più.
La guerra di Petrucci
Il consiglio federale di ieri ha ribadito l'intenzione di Petrucci di andare allo scontro con l'Eurolega. Siamo alla vigilia di un'altra finestra ( e anche le finestre in se'sono una cosa da rivedere perché rompono quella bolla virtuale che sono le squadre, richiamando giocatori da posti diversi. Tanto per capirci, in tempi ancora segnati dal Covid, chiedere alla Fortitudo cosa significa rinunciare a Benzing. Che poi per lo stesso motivo si fermi pure Groselle è la dimostrazione tutta bolognese, Virtus e Fortitudo insieme, del famoso assioma di Freak Antoni: se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo ). Da queste finestre si vedono i Mondiali dunque, in lontananza, i Giochi di Parigi. Petrucci vuole i i migliori giocatori per la Nazionale. Dunque presumo sia pronto a indennizzare i club stranieri che hanno italiani top in formazione, è la stessa spesa sostenuta assicurando, negli anni passati, i giocatori italiani liberati dai team Nba solo dietro questa garanzia. Poi dice che non farà i dispetti a Milano. Ovvero chiederà Melli e Datome e si accontenterà di Ricci e Alviti. Sono talmente curioso degli sviluppi che mi metto...alla finestra.
Ennesimo assist
Draghi che racconta in un incontro di Save the children che ha sognato per anni di diventare un giocatore di basket, sogno che non è banale vista la posizione raggiunta, non è il solo assist ricevuto dal basket in questa stagione. Oggi su Repubblica, ad esempio. In una intervista di Emanuela Audisio, sempre top, a Alessandra De Stefano, nuovo direttore Rai Sport, la stessa Alessandra dice:'Giocavo a basket con un gruppo di amiche e ho imparato che perdere insieme è molto formativo". Gli assist qui sono due:1 è la diretta interessata a svelare trascorsi cestistici che pure ai più attenti erano già noti; 2 accredita al basket il valore non banale di essere formativo pure nella sconfitta. Chi raccoglie l'assist ? Magari con abituale discrezione, che io chiamo silenzio, la LBA si è già presentata a Saxa Rubra, fossi nella Lega Femminile mi ci fionderei subito. A tutti aggiungo pure un altro indirizzo: Massimo Ghefini, baskettari reo confesso, tifoso della Fortitudo, è diventato, come anticipato qui, il gran capo della pubblicità di Discivery, la streaming home del campionato come si presenta su tutti i nostri device.