La nuova stagione di basket ferma al solito incrocio
Stasera la prima sfida Virtus-MIlano, ma siamo ancora in precampionato
Per la contabilità, siamo all'ennesima sfida Virtus Olimpia; per qualcuno, che sceglie la vita comoda, siamo alla ( prima ) rivincita della finale scudetto; in realtà siamo in un precampionato che assenze, Mannion in particolare, e infortuni, quello di Udoh ha tolto alla Segafredo il vantaggio che si era garantita col mercato, hanno allungato impedendo, di fatto, che il risultato, quale che sia, possa valere come una sentenza definitiva. Resta però che siamo a un primo incrocio in una stagione che si annuncia ricca di incroci.
Venezie e Brindisi, per esempio
La Reyer ha rinunciato al rigore di Chapell per aggiungere la leggerezza di Sanders. Ieri ha perso, senza mollare mai, avendo già quella continuità che la Virtus non ha ancora trovato, nel primo atto di uno degli incroci più frequenti. La Virtus compie 150 anni nel 2021, la Reyer nel 2022: sono la storia dello sport italiano, che per la spinta dei ripettivi fondatori, Baumann e Reyer, è diventato quello che celebriamo oggi. Virtus e Reyer si incontreranno anche in coppa, e pure nel campionato femminile. Un altro incrocio da cui dovranno passare tutti è quello di Brindisi, dove la coppia Giofrè-Vitucci ha realizzato il solito miracolo di assembrare una squadra che gioca bene portando sul trampolino di lancio giocatori che il coach dice, agli altri, di valutare con pazienza.
Il pubblico
Un incrocio pericoloso, non tanto pericoloso quanto quello che ha portato sull'orlo di una crisi di nervi Pesaro, che si è scoperta più debole di quel che pensava, e Fortitudo che dovrebbe avere una rotta sola e invece si affida a troppi navigatori, intesi come strumenti consultati in modo diverso, è sempre quello col Cts. Prima della Supercoppa Gandini ha incontrato i tifosi che non chiedono il 100% della capienza, la pretendono per tornare al Palazzo, con tutto quello che una richiesta categorica comporta in presenza di una pandemia. Domani viene presentato il campionato e tutti tengono il fiato dopo aver letto che a ottobre il campionato potrebbe diventare, guarda i giochi di parole, un mezzo pubblico da poter rimpire fino all'80%. Intanto però la Supercoppa non è mai arrivata al 100% del 35%, e se le idee per riportare la gente al palazzo sono il concorso col tiro da metà campo all'intervallo o la partita dei Vip baskettari, in teoria ottima intenzione, col più Vip, Gimbo Tamberi, che non si presenta, forse perchè nessuno gli ha detto che la domenica lasciare Misano per Bologna significa partire con ore di anticipo, non siamo messi benissimo. In sintesi: prima si riempie il palazzo, e già si sa in questo periodo non è possibile, poi si vara il Celebrity Game, anche per dare agli invitati la sensazione di avere partecipoato a una festa, non di essere stati usati come un richiamo che pochi ascoltano. Giovedì intanto esce Space Jam. Al cinema: sarà interessante misurare quanta gente ci va.
Diamo i numeri
L'estate che sta finendo ci lascia qualche altro tema. In primis, la marcia indietro del MIlan sui prezzi in Champions. Oggi lo sport deve essere accessibile prima che il botteghino torni a produrre quella manna che anche il basket aspetta dal cielo. Serve lavorare sul format partita che non puo'essere semplicemente quello pre Covid. Deve trornare la magia dell'esperienza, non possiamo basarci sulla considerazione che la gente ha voglia di basket.Domani magari qualche idea buona ce la sforna Luis Scola che lascia il campo ma non il basket diventando l'amministratore delegato di Varese. Poi, la pallavolo. La finale di domenica sera degli Europei vinta daklla squadra di De Giorgi ha avuto su Rai 3 più di milioni di spettatori. Rocordatrselo prima di andare a controllare domani quanta gente avrà guardato tasera su DMax la finale di Supercoppa. Per restare in tema, quello con la tv è sempre il solito incrocio: vorremmo prendere i viali dei dirittio ricchi e dei pubblici numerosi, invece ci tocca svoltare per strade secondarie.