Mourinho, la Corte d'Appello rende note le motivazioni della squalifica: spunta una frase sulla Juventus
La Corte d'Appello Federale ha pubblicato le motivazioni che l'hanno portata a squalificare per due turni Josè Mourinho
Sono state rese note dalla Corte d'Appello Federale le motivazioni che hanno portato alla squalifica di Josè Mourinho per due turni dopo l'increscioso atteggiamento avuto dal tecnico portoghese durante Cremonese Roma. Eccole nel dettaglio, riportate da una nota della Figc:
“Le parti reclamanti, nel merito, ritengono la sanzione sproporzionata, ingiusta e errata. Sostengono che l'infrazione contestata non sarebbe stata commessa e che, comunque sarebbe dipesa da condotte e atteggiamenti del IV ufficiale, signor Serra. Il signor Mourinho si è recato negli spogliatoi degli ufficiali di gara, i quali hanno ribadito che il provvedimento di espulsione è stato deciso esclusivamente dal signor Piccinini, arbitro dell'incontro, per il comportamento reiterato e provocatorio del signor Mourinho nei confronti del IV ufficiale. Segnatamente, il signor Piccinini, ha evidenziato come il signor Mourinho, allontanatosi dall'area tecnica, avesse oltremodo indugiato nella sua insistita azione di protesta, giungendo quasi a contatto con il IV ufficiale di gara e puntandogli il dito contro. Il signor Serra, dal canto suo, ha ribadito categoricamente e a più riprese, di non aver pronunciato alcuna frase provocatoria o offensiva all'indirizzo del tecnico della Roma”.
E poi le frasi incriminate
“Il signor Mourinho all'interno dello spogliatoio, a seguito delle negazioni del signor Serra delle accuse a lui rivolte, indugiava in espressioni offensive: ”Sei un bugiardo, non sei uomo. Mi hai fatto buttare fuori perchè sei di Torino e domenica c'è Roma-Juventus".