Fiorentina dominante che però non sblocca l'incontro: il Bologna ringrazia per il punto ma ora è terzultimo Dopo la sosta il Bologna deve iniziare a pedalare per l'ultima salita: partendo da quota 10, a quanti punti arriverà a fine dicembre? Una prima risposta deve arrivare dal Derby dell'Appennino contro una Fiorentina talentuosa ma priva di mordente nelle gare in trasferta. Inzaghi stupisce di nuovo dando subito fiducia a Mattiello nel 4-3-3 che vede Orsolini titolare in attacco con Palacio e Santander mentre Pioli si schiera a specchio optando per Milenkovic ancora terzino destro e Ceccherini centrale al posto dell'infortunato Pezzella.Avvio a buon ritmo per i rossoblù soprattutto sulla fascia destra con Poli ed Orsolini a cercarsi volentieri ma anche Danilo a cercare la soluzione su sviluppo di un corner. La Fiorentina si sveglia e dopo un quarto d'ora è Chiesa ad impegnare Skorupski in calcio d'angolo e la formazione viola prende coraggio rubando metri al Bologna che finisce per rintanarsi nella propria metà campo senza riuscire più nemmeno a dettare i tempi di una ripartenza. Inerzia tutta in mano agli ospiti che ci provano ancora con Gerson e Simeone alimentando la furia di Inzaghi in panchina ma anche la delusione crescente dello stadio, sempre più impaziente di fronte ai continui errori banali dei felsinei. Il primo segnale di vita arriva al 43' con una splendida parata di Lafont su un grande colpo di testa di Orsolini derivante da un cross di Calabresi ma non basta a giustificare un primo tempo in cui il Bologna è colpevolmente scomparso.Nessun cambio in avvio di ripresa ma Bologna più vivace ed attivo nel pressing sugli avversari che però dopo appena 5' sprecano un clamoroso contropiede con Simeone che si fa ipnotizzare da Skorupski in uscita poco prima che sia Helander ad immolarsi su una nuova conclusione dell'attaccante argentino dal cuore dell'area di rigore. Viola ancora attivissimi con Chiesa murato nuovamente dal difensore svedese ma anche Gerson indiavolato sulla destra e così arriva il primo cambio di Inzaghi: entra Krejci per Svanberg ma non cambia assolutamente nulla. Il mister rossoblù prova allora a chiudersi con Dzemaili al posto di Orsolini mentre Pioli cambia in attacco inserendo Thereau per Simeone mentre Milenkovic coglie un clamoroso palo allo scoccare del 70'. La seconda scelta della Fiorentina è Mirallas per Gerson per andare a caccia della vittoria mentre Inzaghi toglie un esausto Mattiello per Dijks, la girandola dei cambi si conclude con Dabo per Benassi ma il risultato non cambia più. Punto benedetto per un Bologna brutto ed inconcludente e da stasera ufficialmente in lotta per non retrocedere. Il terzultimo posto cuce la bocca a tutti i possibili alibi per una squadra che dimostra giorno dopo giorno una pochezza che deve preoccupare la dirigenza e soprattutto la proprietà. In Canada non si va in Serie B, in Italia sì.
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