Bosco: "Se ha ragione Andrea Agnelli, ha con evidenza torto John Elkann ad aver patteggiato con Gravina. La Juventus negli ultimi anni..."
Andrea Bosco fa il punto della situazione in casa Juventus per quanto riguarda il mercato e non solo
Andrea Bosco in un lungo editoriale per TuttoJuve.com, parla in modo dettagliato della Juventus e di tutti i pro e i contro del club bianconero. Ecco cosa scrive:
"Punto primo. Ha scritto Giovanni Capuano, voce di "Radio 24“ che il calcio europeo è a rischio scomparsa, prossimo a diventare un cortiletto per super-ricchi con barbe e palandrane. E se questo avverrà, significherà, ha spiegato Capuano, che aveva ragione l'Innominabile (ormai più celebre dell'Innominato manzoniano ) del calcio italiano: al secolo Andrea Agnelli. Ma se ha ragione Andrea Agnelli, ha con evidenza torto John Elkann ad aver patteggiato con Gravina.Oltre ad essere pronto a baciare la pantofola di Ceferin rinunciando alla Superlega.
Punto secondo: fonti Uefa informano (ma non è ufficiale) che dopo aver riammesso l'Osasuna, Ceferin si accingerebbe a consegnare alla Juventus la Conference League. Di fatto facendo un dispetto alla Juve (sai chi se ne frega della Coppetta del Bisnonno) doppio. La competizione è talmente ridicola che disputarla sarebbe oltre che un onere un disonore. Ma Ceferin l'ufficialità la certificherà solo al momento della composizione dei gironi. In modo da danneggiare la Juventus in chiave mercato.
Punto terzo: la Juventus deve vendere e deve vendere moltissimo. Dubito acquisterà pezzi da novanta, nonostante i sogni mostruosamente proibiti di Max Allegri. Ma avendola Chinè e Gravina castrata con la penalizzazione (accettata da Elkann) la Juventus incasserà assai meno rispetto alle passate stagioni . Sia in Europa che in Italia. E quindi dopo il 2023-24 la Juventus si ritroverà ancora (e forse maggiormente) nelle canne. In difficoltà e forse impossibilitata a rispettare i parametri che ha sottoscritto con l'Uefa in tema di bilanci. Una regressione che in qualche anno dovrebbe far scendere l'indebitamento sotto il 70%. Per la cronaca, il bilancio della Juve, attualmente (a meno di miracoli di Giuntoli) si chiuderà con un passivo a tre cifre.
Punto quarto: la Juventus ha sostenuto (diciamo pure mantenuto) negli ultimi dieci anni il calcio italiano. Se ne sono giovati Napoli (Higuain), Roma (Pijanic), Fiorentina (Chiesa e Vlahovic), Sassuolo (Locatelli) e svariati altri club. Rinunciando ad abbattere il sistema per riformarlo, Elkann ha fatto probabilmente una cazzata Specie se il Tar darà ragione ad Andrea Agnelli. Non parliamo poi se Tar e Tribunale di Strasburgo daranno ragione a Giraudo. Sarebbe costretto Elkann a girare in maschera . E non solo lui.
Punto quinto: la banda romana continua ad imperversare . Gattopardi che non schioderanno mai dalle poltrone. Con l'appoggio del governo Meloni, il Coni ha fatto passare un emendamento che consentirà a Malagò e Petrucci di potersi ricandidare anche per il quarto mandato alla presidenza del Coni e a quella della Federbasket. Cosa fino ad ieri vietata: dopo tre mandati era previsto un ricambio . . Ma grazie all'emendamento ora si potrà. Ovviamente ne beneficeranno anche i cacicchi delle federazioni minori. Lorsignori si reputano indispensabili. E visto che la Figc è una federazione del Coni (benché le regole per il professionismo siano diverse, ma Gravina saprà come provvedere) è più che probabile che il presidente della Federcalcio possa governare con l'appoggio degli zeloti nazionali (e quello internazionale di Ceferin e Infantino) “da qui all'eternità“. Ovviamente ogni riferimento al film di Fred Zinnemann e al romanzo di James Jones dal quale il film è stato tratto, è escluso . Nel film e nel romanzo si parla di battaglie e di guerra. L'eternità di Gravina and company è fatta di ambizione e potere. Chiamateli se volete gattopardi .
I geniali padroni del calcio italiano che invece di attrezzarsi a difendersi dalle mire dei sultani del golfo hanno, anzi, spalancato loro le porte, ora si ritrovano con un campionato che vale poco: depotenziato e screditato. Anche - va rammentato - dalla furia sanculotta della procura federale."
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