Oggi pomeriggio durante il contenitore “Radio Radio lo Sport” si è parlato del mercato di gennaio della Lazio, che fino a questo momento è rimasto fermo, nonostante manchi un vero vice Immobile (l'acquisto estivo Cancellieri, sembra ormai bocciato da mister Maurizio Sarri).

A riguardo, molto duro è stato l'intervento del giornalista romano Alessandro Vocalelli:

Il problema della Lazio è che noi continuiamo a parlare del recupero miracoloso di Immobile per fargli fare venti minuti per risolvere un problema per le prossime due partite e non pensiamo al fatto che mancano cinque giorni alla fine del mercato ed è ufficiale dai discorsi che facciamo che quello dice Sarri è giusto, cioè che la qualità della Lazio non la discute nessuno tantomeno lui, ma che li davanti servirebbe un'alternativa. Perchè noi risolviamo il problema con la Fiorentina e forse della Juve, poi finisce il mercato e la Lazio ha davanti la Conference League se va avanti, la Coppa Italia se riesce a battere la Juventus, un campionato per arrivare quarta e tutte le partite di domenica e mercoledì, domenica e mercoledì e saremo qui a dirci che i tre davanti a turno saranno sfiancati. Questo non è da squadra che progetta, da squadra che programma e non ci si rende conto dell'occasione che ha in questo campionato, in cui la Juve è stata penalizzata, l'Inter e il Milan sembrano in difficoltà, per cui hai la prova provata che è l'anno che tu devi cercare a tutti i costi di andare in Champions e lo fai sapendo già che ci sei passato a ottobre e novembre in questa situazione, ci stai ripassando adesso e programmi di ripassarci a febbraio, marzo, aprile, maggio e giugno. Questo è diabolico, perchè errare è umano, perseverare è diabolico, perchè noi parliamo del recupero di Immobile per dieci minuti, invece di dire tutti all'unisono a gran voce che la Lazio deve comprare un attaccante nei prossimi quattro giorni. Non correre ai ripari sarebbe un peccato soprattutto per questo campionato; se tu fai una spesa potrebbe diventare un investimento. Non è neanche il caso di appellarsi ogni volta come sta Immobile, facciamogli giocare questi dieci minuti, un quarto d'ora, stiamo parlando di un signore di 33 anni che ha una carriera importante alle spalle che tu devi preservare, non devi spremere. Deve arrivare il momento di cominciare seriamente a pensare ad un'alternativa che poi può diventare una successione. Pensare ancora di spremerlo dieci minuti, costringendolo a giocare alla sua età sull'acciacco è una cosa che fa male a lui e che fa male alla Lazio".

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