I dati di Lazio-Bologna confermano l'attenzione dei rossoblù che però non rinunciano a giocare. Verdi e Palacio spiccano su tutti

- di Marco Vigarani -

In queste ore immediatamente successive al pareggio del Bologna all'Olimpico sono stati rispolverati termini come catenaccio ma l'analisi dei dati della sfida contro la Lazio propongono spunti più interessanti. I rossoblù hanno trascorso appena 4'37'' nella metà campo offensiva ma hanno anche chiuso con un onorevolissimo 45% di possesso palla prevaricando gli avversari nel primo e nel terzo quarto del primo tempo. Si può quindi parlare di una partita attenta ma non rinunciataria a maggior ragione se si guarda il conto dei tiri: la Lazio stravince nel complessivo (17 a 7) ma non deborda in quelli in porta (9 a 5) e la differenza si assottiglia ulteriormente nel conto delle occasioni da gol (8 a 7). In una gara caratterizzata da pochi falli (17 in totale) e da una valanga di errori (complessivamente 90 palle perse e 59 passaggi sbagliati), i biancocelesti si sono ovviamente affidati all'azione manovrata (43) mentre gli emiliani hanno cercato puntualmente il lancio lungo (32) sfruttando un baricentro sicuramente basso fissato in media sui 42,6 metri di campo con un'ottima compattezza tra i reparti (22,3 m). Da segnalare ancora una volta la prevalenza del Bologna nei km percorsi: 115,88 contro 113,8.Ormai scontato dire che la performance migliore è stata quella di Erick Pulgar con i suoi 12,84 km percorsi. L'analisi dei singoli atleti può partire invece dai due goleador. Da una parte Simone Verdi autore di 2 tiri in porta e 1 fuori oltre a 1 cross e 1 fallo fatto ma anche di ben 9 palle perse che lo rendono il peggiore della partita nella specialità. Dalla parte opposta invece Lucas Leiva ha recuperato la bellezza di 12 palloni oltre a cercare 2 volte il tiro in porta. Rodrigo Palacio (1 tiro in porta, 2 fuori, 2 falli fatti, 3 subiti e 2 recuperi) poi si fa preferire da solo ad entrambi i centravanti laziali (2 tiri in porta e 1 fallo subito tra Immobile e Caicedo). Parlando poi di difensori, spicca ancora una volta la prestazione da oltre 11 km del centrale Filip Helander che sta vivendo sicuramente un ottimo momento di forma fisica ma un applauso va anche al veterano Vasilis Torosidis che ha contribuito alla causa del Bologna con ben 9 recuperi ma a tal proposito bene anche il subentrato Bastos con 6 palle recuperate in appena 48' di gara.
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