Berrettini: "Colpo al cuore non giocare a Roma, per il tennis sarà dura ripartire"
Il numero 8 del mondo si dice pessimista sulla ripartenza dei tornei Atp a causa dei lunghi continui spostamenti per i viaggi in aereo
Matteo Berrettini è stato ospite di Sky Sport nella settimana in cui si sarebbero dovuti giocare gli Internazionali d’Italia a Roma. Il numero 8 del mondo, attualmente in Florida dove è rimasto per tutto il periodo di lockdown, rimpiange la possibilità di bissare un’impresa al Foro Italico come quella del 2019 con Zverev: "La ripresa del tennis è difficile a causa dei viaggi. È strano pensare che a maggio non si giochi, è vero che prima viene la salute, ma per noi tennisti questi annullamenti sono stati un colpo duro. Roma out? È stato un colpo al cuore, è un torneo particolare per gli italiani e per me in particolare. Dormo a casa con i miei, giro con la mia auto, è diverso rispetto al solito. Le emozioni che provo al Foro non le proverò da nessun’altra parte: mi ricordo l’esordio con Fognini e la vittoria con Zverev, mi viene ancora la pelle d’oca. Speriamo di rivivere presto queste emozioni". Berrettini ricorda la finale Federer-Nadal del 2006, una maratona di oltre 5 ore: "Avevo 10 anni e pensavo che non finivano più, volevo vedere i film per ragazzi. Credo che per Roger sia stata una sconfitta importante, ero un suo tifoso. Ora tifo un po’ meno, siamo avversari e non posso tifare troppo per lui".
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