Annoiati dal calciomercato: ci sono le olimpiadi di Parigi
Se sei stanco di acquisti mancati e soldi che non bastano mai c'è per un mese una valida alternativa
"Le Olimpiadi sono un apostrofo rosa tra le parole calcio e mercato." E' l'attacco di oggi del pezzo di Marco Imarisio, inviato del Corriere della Sera in quel di Parigi.
Durante la cerimonia di apertura di sabato ho pensato subito due cose:
- Bella, ma ci saranno sicuramente polemiche. Una cosa che ci viene molto bene. Puntuali sono arrivate, come le bruciature da sole in spiaggia.
- Ecco, finalmente una valida alternativa al gioco del calciomercato, nuovo sport nazionale che ha i suoi protagonisti, i suoi profeti e su cui si può anche scommettere. Un nuovo gioco nato come alternativa al ben più avvincente calcio giocato. Il bello è che in questo gioco vale tutto, tutti possono dirsi soddisfatti e insoddisfatti, nessuno può essere smentito, perché il calciomercato è effimero, è fatto della stessa materia dei sogni.
Cos'è il calcio mercato
Il calciomercato è diventato strabordante: inizia sempre prima, anzi non finisce mai. Un calciomercato che quest'anno, ha oscurato, almeno in Italia, un Europeo a dir poco penoso per i nostri colori. Abbiamo pianto sul nostro calcio in agonia perché incapace di valorizzare nuovi talenti. Ma avevamo buoni propositi, cosa che non ci manca mai: ci eravamo ripromessi di costruire il futuro del nostro calcio sulle nuove generazioni.
Poi inizia il calciomercato e i giovani vengono sì valorizzati, ma per venderli per acquistare giocatori già affermati. Certo, ci sono sempre le eccezioni, ma come coerenza, bene ma non benissimo.
In questo mercato a farla da padroni sono gli svincolati, soprattutto con un certo passato glorioso in squadre gloriose che fanno sognare anche squadre di provincia.
Ex è la parola d'ordine: ex campioni del mondo, ex campioni d'Europa, ex promesse del calcio mondiale.
E cosa dire poi di quella che potremmo definire come la piaga di questa stagione: gli svincolandi ovvero quelli con ancora un anno di contratto, al termine del quale sono liberi di andarsene dove vogliono.
Gli svincolandi sono giocatori che chi li ha non sa cosa farsene. Vorrebbe venderli, farci anche dei soldi, o se preferite, plusvalenze. Ma non è facile perché hanno ingaggi che non sono più aderenti alla realtà del mercato, hanno la pretesa di scegliere anche dove andare, visto che da ormai quasi trent'anni hanno giustamente voce in capitolo sul proprio destino.
Potrebbero rimanere ancora un anno, ma poi sarebbe troppo doloroso vederli partire senza lasciare un ricordo, una decina di milioni di euro. Anzi con il rischio di lasciare in eredità l'incubo di ogni AD di una squadra di calcio: una minusvalenza.
E allora entrano in gioco formule fantasiose come prestiti più o meno onerosi, compensi pagabili in comode rate, come da Aiazzone; bonus più o meno facili, contropartite tecniche dette anche in natura.
Molti di questi sono in partenza dal giorno dopo la fine del campionato. Ma sono come la bella Cecilia, che tutti vogliono ma nessuno la piglia. Vivono ai margini della rosa, ai margini del progetto alcuni anche nomadi in giro per il Mondo cercando una destinazione (qualcuno sa che fine ha fatto Rabiot?)
E quando c'è una trattativa che succede: “è in corso, è ormai certa, programmate le visite mediche, c'è l'accordo tra il procuratore e la società si cerca l'accordo con la società, la moglie cerca già casa, sembra raffreddarsi la pista, si rilancia, interviene il club che vuole fare un dispetto, manovra diversiva per far alzare il prezzo” e così via. Quando arriva l'ufficialità, con il contratto depositato in lega, parte la lotta a chi l'aveva detto prima: “Noi ne parlavamo a gennaio, siamo sati i primi a dirlo, noi l'avevamo inserito nella rosa di venti nomi dei possibili acquisti di stagione”. Vai poi tu a sapere chi è il padre.
Prendiamoci una pausa salutare
A chi non ne può più di queste chiacchere senza tempo, in questo mese c'è una valida alternativa. L'Olimpiadi di Parigi 2024 Diciamocelo, ci sono mancate le olimpiadi in questi tre anni.
Anche in questo mondo i sogni non mancano. Ma sono sogni genuini, quelli di chi ha dedicato una carriere e più intensamente gli ultimi tre anni della propria vita per essere a quella manifestazione e giocarsi il tutto per tutto in pochi minuti di un incontro.
Così gioiamo o ci rattristiamo per un incontro deciso per una stoccata nel minuto supplementare, o per una sanzione attribuita dall'arbitro a pochi secondi dalla fine di un incontro.
Ma ci sono anche cose belle come scoprire che un ragazzone bolognese di 22 anni che combatte e vince ampliamente un incontro di pesi massimi contro un colosso americano meno mobile di lui. Il ragazzo che ha preferito il pugilato al calcio, perché gli piaceva di più.
Oppure la azzurra tutta grinta Jasmine Paolini che batte in due set un'avversaria alla sua portata dando dimostrazione di grande grinta che potrà portarla lontano sia nel singolo che nel doppio.
Tutti orgogliosi per due ragazzi che sorridono ai lati del gradino più alto del podio per due medaglie vinte assieme dopo mesi di lavoro fianco a fianco.
C'è la possibilità di vedere il piccolo dream team (se lo paragoniamo al primo vero Dream Team) americano e farsi un'idea che sono sempre i più forti ma non sono di un altro pianeta come pensiamo se ci limitiamo a osservare le immagini patinate che la NBA offre a tutto il mondo, per farci invidia e venderci i loro prodotti.
C'è la scherma che da sempre ci regala medaglie alle olimpiadi per poi venir dimenticata o quasi per i successivi quattro anni. Ci sono la pallanuoto e la pallavolo maschile e femminile sempre in grado di regalarci emozioni e di mantenere viva la speranza d'oro fino alla fine.
Ci sono tanti altri sport, dall'equitazione alla vela, al nuoto, primo oro conquistato a Parigi arriva dai 100 metri Rana con Nicolò Martinenghi, Badminton, con Giovanni Toti che firma la prima storica vittoria dell’Italia ad un’Olimpiade e molti altri ancora.
La copertura è ottima, anche grazie a mamma RAI che ci regala telecronisti appassionati accompagnati da tecnici competenti. E anche la RAI si riscatta dopo un Europeo di Calcio veramente di basso livello. Ma si possono seguire i giochi anche sui canali di Eurosport che fanno parte del pacchetto DAZN.
Ora per chi non si vuole perdere i prossimi appuntamenti segnaliamo che intanto che Paltrinieri e Di Tullio sono in finale 800 stile libero, La finale si disputerà domani alle ore 21:00. In piscina per somma gioia di Paltrinieri.
E questo l'appuntamento per le gare di oggi pomeriggio:
15:30: Raffaello Ivaldi - Canoa Slalom, C1 maschile (semifinali)
15:46: Alessia Mesiano - Pugilato, 60kg femminili (ottavi)
17:30: FINALE, Italia - Ginnastica Artistica, evento a squadre maschile
21:19: FINALE, Thomas Ceccon - Nuoto, 100 dorso maschili
21:25: FINALE, Benedetta Pilato - Nuoto, 100 rana femminili
Orario da definire: Matteo Arnaldi - Tennis, singolare maschile (2° turno)
Orario da definire: Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto - Tennis, doppio femminile (1° turno)
Orario da definire: Sara Errani, Andrea Vavassori - Tennis, doppio misto (1° turno)
Orario da definire: Luciano Darderi, Lorenzo Musetti - Tennis - doppio maschile (1° turno)