Buon Compleanno, SEF Virtus. Oggi sono 148!
La SEF Virtus compie 148 anni di storia e di campioni: li ripercorre per noi Maurizio Roveri
Buon Compleanno, SEF Virtus. Oggi sono 148! La storia dello sport di Bologna è nata con te, Società di Educazione Fisica Virtus. Fondata il 17 gennaio 1871. Appunto centoquarantotto anni fa. Dieci anni dopo l'Unità d'talia. Una prestigiosa Polisportiva che, attraverso tre secoli, è arrivata fino ad oggi. Con i suoi valori, le sue passioni, la sua storia, i suoi personaggi, le sue vittorie, le sue conquiste. Un Mito. Gli occhi della V nera di Bologna (la vu di Virtus) hanno visto cambiare il mondo, più volte. I suoi atleti (quanti, quanti ne sono passati, in diversi sport, in questi quasi centocinquant'anni di attività continua) hanno contribuito a scrivere uno straordinario romanzo di sport e di vita.Dalla sezione Ginnastica (fondata nel 1871) alla Scherma (1873), dal Calcio (1910) al Tennis (1925), dalla Pallacanestro (1932) fino alle Sezioni più recenti (Baseball, Football Americano, Sci, Danza), ricordando anche le Sezioni che nel corso del tempo si sono perse per strada, come ad esempio il Velocipedismo, la Palla Vibrata, il Sollevamento Pesi e diverse altre, la SEF Virtus ha "scritto" un romanzo che è assolutamente straordinario. Come straordinario è il suo palmares. Questa è la Società sportiva che ha vinto - a livello individuale - 2 medaglie d'Oro olimpiche, nell'atletica leggera: una con Ondina Valla nel 1936 ai Giochi di Berlino (quando la splendida atleta bolognese "bruciò" sul filo di lana degli 80 ostacoli la tedesca, e sotto gli occhi di Hitler!), l'altra medaglia d'oro la conquistò il marciatore Pino Dordoni alle Olimpiadi di Helsinki 1952. Altri due "ori" olimpici sono stati vinti da ginnasti virtussini a livello di squadra, in maglia azzurra: Adolfo Tunesi ai Giochi di Stoccolma 1912 e Giuseppe Domenichelli - sempre nella Ginnastica a squadre - ad Anversa nel 1920.
E 7 sono state le Medaglie d'argento olimpiche: con Alessandro Pirzio Biroli (Londra 1908) e Gian Paolo Calanchini (Tokio 1964) nella Scherma, sciabola a squadre), poi quelle dei cestisti Renato Villalta, Marco Bonamico, Pietro Generali (Mosca 1980) e Roberto Brunamonti (Los Angeles 1984). E lungo, lungo sarebbe elencare le tante medaglie vinte da atleti virtussini in Campionati del Mondo, in Campionati Europei e in altre competizioni internazionali, e tanti trionfi a livello di campionati italiani.
E come non ricordare... i campionissimi del Tennis (Orlando Sirola, Giuseppe Merlo, Paolo Bertolucci, e anche Paolo Canè, Omar Camporese, Martin Mulligan, Raffaella Raggi), gli "eroi" della pallacanestro e i loro 15 scudetti (e quelle due volte sul tetto d'Europa), i titoli dell'Atletica leggera, della Ginnastica, nella Lotta grecoromana. E i due scudetti della pallavolo, quando poco oltre la metà degli Anni Sessanta la Virtus di Cuoghi, Fangareggi, Mescoli, Tedeschi, Zanetti, Zuppiroli dominava in Italia e infiammava il palasport di Piazza Azzarita.
Centoquarantotto anni fa, quando la Virtus cominciò il suo affascinante cammino e portava la denominazione di Società Sezionale di Ginnastica in Bologna, i più popolari Club del calcio italiano (la Juventus, il Milan, l'Inter, il Napoli) dovevano ancora nascere. E neppure erano nati mitici Club inglesi come l'Arsenal, il Manchester United, il Manchester City, il Chelsea...
💬 Commenti