Antonio Conte e Giuseppe Marotta (Ph. Twitter)

In una delle migliori prestazioni esterne dell'anno, l'Inter ha dimostrato che senza Lukaku fa tremendamente fatica non tanto a costruire quanto a concretizzare, perdendosi tra le leggerezze di Sanchez e la mira sballata di Lautaro. Per non parlare dell'abulico Perisic. Il problema, specie se si fa il paragone con le rose delle avversarie per la lotta tricolore (prendete solo il numero e la qualità degli attaccanti di Milan, Juventus, Roma e Napoli), è l'esiguità delle scelte a disposizione di Conte. Insomma, il ko con la Samp ha evidenziato una verità che il tecnico nerazzurro non ha mai nascosto: per puntare allo scudetto serve un'altra punta che possa consentire a Lukaku (ma anche a Lautaro) di prendersi un raffreddore senza mandare all'aria ogni progetto vincente.

GLI OBIETTIVI - Chiaro è che sul mercato non ci sono attaccanti di quel livello e ancora più chiaro è il fatto che le casse di Suning non possano garantire investimenti rilevanti, ma a Marotta e Ausilio viene chiesto ora uno sforzo di fantasia e ingegno. Con l'addio di Pinamonti (ormai certo, anche perché totalmente fuori dai progetti contiani) serve un intervento anche solo dal punto di vista numerico: tenendo conto che Eriksen non è il solo nome pesante sul mercato, è da qui che devono arrivare i fondi per poter soddisfare le legittime esigenze di Conte. I nomi sono più o meno sempre gli stessi, giocatori fra l'altro molto diversi tra loro ma ognuno a suo modo funziionale: Gervinho, Gomez, Eder e Pellè. A meno di un jolly inatteso, la punta che arriverà (se arriverà) verrà dunque pescata da quel mazzo: le prime due carte sono ovviamente le più gradite, ma anche le meno probabili.

Fonte - SportMediaset

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