Due reti dell'attaccante granata sono servite al Toro per piegare la Roma e rilanciarsi in classifica. Sprazzi di bel gioco e solidità tattica per i granata Si legge all'interno del 2020 il risultato che ha permesso al Torino di iniziare alla grande il nuovo anno. Due reti, entrambe di Belotti, hanno illuminato una serata in cui i più ottimisti avevano pronosticato con un punto al massimo, visti anche i precedenti: la Roma, infatti, aveva vinto le ultime 9 gare contro il granata fra le mura del suo Olimpico, lasciando spesso le briciole. Tre punti importanti per l'avversario di turno, che proiettano la squadra nuovamente nelle prime 10 del campionato (in attesa delle altre gare della giornata) e diventano il giusto regalo alla tifoseria che mai come adesso si sente lontana dal suo Toro. Che in campo, contro i giallorossi, ha saputo fare il Toro. Inserendosi, con i due trequartisti e Lukic, fra le linee piuttosto larghe e disordinate della squadra di Fonseca; alzando il ritmo quando è servito; riconquistando il pallone con una ferocia che non si vedeva da tempo e, dulcis in fundo, orchestrando una serie di ripartenze che ha gestito con sapienza nelle scelte e armonia nei movimenti. Una squadra che non si vedeva così bella e così vera proprio da un anno, da quella scintillante seconda parte del campionato scorso che portò gli uomini di Mazzarri a un soffio dalla qualificazione in Europa League (poi arrivata d'ufficio per la questione legata al Milan). Più forte delle assenze, la truppa granata. Di Ansaldi, uno dei pochi che ha brillato per continuità di rendimento finora e che si è rivelato prezioso per qualità e duttilità, ma anche dei Baselli e Bremer. A Zaza, abile e arruolabile, WM ha concesso solo la comodità della poltrona in panchina, alimentando e non poco le voci che girano intorno all'attaccante lucano: i più maliziosi penseranno all'inizio della fine della sua avventura in granata, gli altri leggeranno nella scelta del tecnico la volontà di preservare Zaza per il match di giovedì sera (ore 21.15) in Coppa Italia contro il Genoa. E, a proposito di punte: che partita di Belotti. Attaccante centrale, esterno, difensore aggiunto. Quando c'è stato da randellare, il capitano ha fatto pure quello, sempre a disposizione nel rincorrere gli avversari ma lucido e preciso quando c'è stato da offendere e bucare per due volte il mal capitato Pau Lopez. Una doppietta per rispondere al meglio all'amico e compagno di Nazionale Ciro Immobile, autore di un double nel pomeriggio in Brescia-Lazio, e per cominciare al meglio il nuovo anno dopo i problemi fisici che hanno caratterizzato la parte finale del 2019. Due gioie per il presente e il futuro (a proposito, all'Olimpico ha debuttato il classe 2000 Adopo, ottimo prospetto), con un occhio anche al passato glorioso del Toro: Belotti, infatti, ha raggiunto a quota 85 nella classifica all time dei cannonieri granata Franco Ossola, icona del calcio di casa nostra e protagonista indiscusso con il Grande Torino perito a Superga nel 1949. Giovedì, in Coppa Italia, l'occasione per il sorpasso, puntando Adolfo Baloncieri a quota 100. Sicuramente non sarà facile agganciarlo in questa seconda parte di stagione, ma nell'ambiente granata c'è chi se lo augura. Vorrà dire che il Toro sarà guarito definitivamente, e sarà arrivato lontano. Con il Gallo, i suoi gol e una passione che i tifosi attendono solo di far esplodere ancora una volta. (Foto: Twitter Torino Fc)
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
Juventus-Cagliari: all'Allianz niente tridente, fuori Higuaìn.

💬 Commenti