Lautaro Martinez e il desiderio di un rinnovo 'alla Osimhen': la volontà del giocatore
L'attaccante dell'Inter, Lautaro Martinez, mira ad un 'cospicuo' rinnovo contrattuale, ma è tutto rinviato a maggio
Lautaro Martinez, protagonista indiscusso nell'attacco dell'Inter, mira a un rinnovo contrattuale che segua l'esempio di Victor Osimhen. Il verdetto però sembra essere rinviato a maggio, quando si conoscerà il futuro proprietario dell'Inter.
Il rendimento di Lautaro Martinez
Il rendimento straordinario di Lautaro Martinez in questa stagione ha attirato l'attenzione su un possibile rinnovo contrattuale "alla Osimhen". Il confronto con il prolifico attaccante nigeriano dell'anno scorso è inevitabile: Osimhen, grazie ai suoi 26 gol, ha recentemente prolungato il suo contratto a 10 milioni di euro all'anno, una mossa che sembra indicare una possibile partenza nel futuro.
Lautaro, al contrario, ha espresso la sua volontà di rimanere all'Inter, ma con l'aspirazione di ottenere un contratto che rifletta la dimensione economica del suo contributo in campo. Al momento, il calciatore argentino percepisce circa 7 milioni di euro più bonus e mira a raggiungere la cifra di 10 milioni. Una richiesta legittima, considerando la sua straordinaria media di ventidue gol in ventitré presenze, che ha posizionato l'Inter in testa alla classifica con un vantaggio di più nove punti sulla seconda.
Il confronto con Vlahovic e Osimhen
Il confronto con altri attaccanti di spicco della Serie A è inevitabile. Dusan Vlahovic, attualmente nella Juventus, vedrà il suo stipendio aumentare a 12 milioni di euro a causa delle clausole presenti nel suo contratto. Questo solleva un interrogativo importante: Lautaro può accettare di percepire poco più della metà di chi probabilmente si classificherà secondo nella classifica cannonieri?
Il giorno dei suoi 100 gol diventa un momento cruciale per il futuro contrattuale di Lautaro Martinez. Eppure la risoluzione sembra essere rinviata fino a maggio, quando sarà chiaro chi assumerà la guida dell'Inter. Fino ad allora, l'attesa è inevitabile, nonostante l'orologio continui a scorrere inesorabile.
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