Terremoto Juve, Barillà: "Ex giocatori in dirigenza? Mi auguro che non siano soltanto figurine"
Il giornalista de La Stampa si è soffermato sulla bufera che imperversa in casa Juventus ai microfoni di Radio BiancoNera
Da tempo in casa Juventus imperversa la bufera dopo che il club bianconero è finito nel mirino in merito all'Inchiesta denominata “Prisma”, ovvero un caso di plusvalenze ottenute dalla Vecchia Signora durante il periodo di mercato e le manovre degli stipendi che risalgono all'inizio della pandemia del Covid-19. A soffermarsi su quanto accaduto anche il giornalista de La Stampa Antonio Barillà che ha detto la sua ai microfoni di Radio BiancoNera: “Inchiesta Prisma? Si è caduto in una trappola molto italiana giungendo a delle conclusioni che potranno darsi invece soltanto nella seconda fase. Dare dei giudizi oggi vuol dire essere frettolosi o peggio voler semplicemente cavalcare l'onda a caccia di click. La nuova società? Non so se in questo momento occorra una vecchia bandiera, se adesso serve un governo tecnico per affrontare e sistemare una situazione che al di là di tutto è delicata, è giusto che sia tecnico, poi quando si riaprirà un nuovo ciclo si inseriranno nuove figure. Mi auguro che gli ex calciatori che verranno scelti per ricoprire un ruolo da dirigenti non siano comunque soltanto figurine ma dirigenti di livello, sarebbe opportuno avere delle bandiere che abbiano la volontà e la cultura per diventare manager. A questo proposito penso a Rummenigge che oggi dai giovani viene riconosciuto come un grandissimo dirigente e magari molti non sanno che è stato anche un grandissimo attaccante. Del Piero? In questi anni ha approfondito conoscenze di managament, è un simbolo della Juve che sa come affrontare certe situazioni gestionali, sarebbe una figura calzante in quel contesto. Marotta? É indiscutibile che molti problemi in casa Juve siano iniziati quando è andato via Marotta. É uno dei pochi dirigenti che mescola il lato sportivo con quello economico e non si può certo negare che non sarebbe utile alla nuova Juve”.
Barillà ha poi concluso dicendo la sua anche sulla situazione di Pogba: “Pogba paga le conseguenze del ritardo dell'operazione, è chiaro che se quando torna in campo deve ancora lavorare un mese per trovare la condizione, è un problema enorme. Tra i mille errori di questa società che ha fatto tante cose stupende c'è anche la gestione di questo ragazzo, che non si poteva certo obbligare all'operazione, ma andava consigliato meglio, per il bene della Juve e anche della Francia”.