Sampdoria-Venezia: i lagunari rimontano nel finale, i blucerchiati sprecano
La Sampdoria convince per più di un tempo e mezzo, ma nel finale scivola e subisce due reti
Una gara ricca di emozioni quella vissuta a Marassi tra Sampdoria e Venezia. I padroni di casa dominano per più di un tempo, ma le parate di Joronen neutralizzano le offensive ligurie mantengono il risultato in parita, finchè al in avvio della seconda frazione siglano la rete del vantaggio grazie ad una rete del prodigio Pedrola, il migliore tra i suoi, ma non basta. Infatti il Venezia inserisce l'artiglieria pesante con Bjarkason e Gytkjaer e proprio da un cross del primo per il centravanti nasce la rete del pareggio. Poco dopo sempre il bomber della cadetteria sfiora il raddoppio con un colpo di testa da pochi passi che si stampa sulla traversa. All' 89' Tessmann chiude i giochi con una punizione dalla trequarti che beffe Stankovic e condanna la Sampdoria alla sconfitta.
PRIMO TEMPO BLUCERCHIATO
Per la terza giornata di Serie B, il calendario offre un turno infrasettimanale con un importante appuntamento tra Sampdoria e Venezia. I padroni di casa blucerchiati hanno una vittoria all'attivo e vogliono riscattarsi dopo la sconfitta interna per 2 a 0 contro il Pisa dello scorso turno, mentre il Venezia vuole proseguire la striscia di risultati utili consecutivi ottenuti con la netta vittoria per 3 a 0 contro il Como e il pareggio casalingo contro il Cosenza. In un Marassi con le due gradinate gremite di bandiere, sciarpe ed entusiasmo, c'è la cornice perfetta per una serata con i fiocchi alla ricerca di una sfida incandescente nel rettangolo verde. Andrea Pirlo schiera un 4-3-3 con un tridente composto da Pedrola, Borini e De Luca alla guida dell'attacco e Lino Godinho risponde con lo stesso modulo utilizzando Johnsen e Pierini sugli esterni e Pohjanpalo come riferimento centrale.
Dopo neanche un minuto errore in impostazione del Venezia e palla che arriva tra i piedi di Depaoli, che allarga per Borini al limite dell'area, il cross dell'esterno pesca alla perfezione lo stacco di De Luca, ma la spizzata sfiora il palo e termina di poco a lato. Sugli sviluppi la Sampdoria riconquista la sfera e orchestra sulla trequarti, finché la sfera non rotola lentamente verso Ricci, che di prima intenzione prova la botta da fuori, ma anche questa rasoiata termina di poco fuori dal palo sinistro di Joronen. Il Venezia prova ad alzare la testa e con la personalità di Candela riesce a guadagnare metri sull'out di destra, il terzino verticalizza per il movimento ad allargarsi di Pierini che guadagna angolo e si incarica lui stesso della battuta, ma dagli sviluppi l'azione termina con un tocco troppo morbido di Tessmann che si accomoda lentamente tra le braccia di un attento Stankovic. I padroni di casa provano a costruire sulla destra e trovano un ottimo spunto dell'ex Barcellona Pedrola, ma il suo cross viene prontamente allontanato da Idzes. Il Venezia prova a rendersi pericolosa e, grazie ad un ispiratissimo Johnsen, Zampano vola verso la porta, ma tenta di servire Pohjanpalo al centro dell'area e sciupa l'occasione per sbloccare la gara. Sull'altro fronte i blucerchiati hanno un'altra occasione in seguito ad un regalo di Busio che involontariamente, appoggiando per vie centrali, consegna la sfera all'attento De Luca: il centravanti calcia dopo un rapido controllo, ma viene disturbato dall'intervento disperato di Altare e calcia lontano dallo specchio della porta. Il Venezia mostra le proprie fragilità nel possesso al centro del campo e Depaoli riesce a sradicare il possesso partendo in break e allargando per Borini; l'esterno converge, ma il tentativo viene bloccato tra i guantoni di Joronen. La Sampdoria costruisce al meglio e il cross di Giordano attraversa tutta l'area arrivando da Pedrola: conclusione al volo di Pedrola che viene salvata in angolo da un miracolo di Joronen. Dal corner il Venezia parte in contropiede con Pierini, che viene steso, ma Zampano prosegue l'azione e premia lo scatto da centometrista di Candela che calcia tra le braccia di Stankovic. I padroni di casa proseguono l'assedio senza paura e con un crescente Giordano riesce a creare insidie sulla fascia sinistra abbinando la corsa del giovane all'esperienza di Borini. Dopo 36 minuti a luci ed ombre il Venezia prova ad avvicinarsi all'area blucerchiata con Busio , che serve male Johnsen nell'ultimo tocco, e con una girata Pohjanpalo che non impatta al meglio e calcia centrale; mentre i padroni di casa provano a sbloccare il match con un angolo di Verre che pesca lo smarcamento di Ghilardi. Nel finale De Luca si accascia a terra, ma decide di terminare la prima frazione e in girata raccoglie un cross di Pedrola sfiorando ulteriormente il palo. I padroni di casa cercano di ripartire negli ultimi secondi, ma sul più bello l'arbitro cala il sipario fischiando il termine del primo tempo tra i mugugni e il boato del pubblico.
LA RIMONTA LAGUNARE: DALLE CENERI ALLE STELLE
In avvio di secondo tempo la Sampdoria sostituisce il centravanti Manuel De Luca a causa di un risentimento muscolare e subentra Antonino La Gumina. Dopo nemmeno un minuto la Samp si presenta davanti alla porta lagunare e Giordano crossa verso Pedrola che non sbaglia e sblocca il match al 46' con un destro ad incrociare. Il boato di Marassi non freme il Venezia, che prova ad imbucare la difesa blucerchiata, ma Pierini ed Ellertsson non hanno fatto i conti con capitan Murru, che con un doppio intervento sventa il pericolo. Depaoli sradica un altro pallone a metà campo e cerca il movimento di La Gumina, ma il neoentrato è un posizione di fuorigioco e resta nulla di fatto. Il Venezia prova a mischiare le carte in tavola con gli inserimenti di Lella e Bjarkason, ma la Sampdoria è sulla cresta dell'onda e dopo una fantastica azione Depaoli prova la botta da fuori, ma il tentativo viene respinto in angolo dal solito Joronen. Il Venezia cerca di rialzare la testa e un guizzo di Johnsen mette i brividi alla retroguardia blucerchiata, che in qualche modo riesce ad allontanare il pericolo e prova a ripartire. I padroni di casa non riescono a trovare le giocate per raddoppiare e allungare, finchè Borini non sfrutta un buon corridoio per servire lo scatto di Pedrola e cerca di servire La Gumina trovando il pronto intervento di Altare. Il Venezia inserisce anche Gytkjaer per appesantire l'attacco e Olivieri, mentre la Sampdoria inserisce i giovani Lemina e Panada. Il Venezia ha una buona occasione con la punizione dalla trequarti di Tessmann, ma Ghilardi sventa in extremis il colpo di testa di Gytkjaer al centro dell'area e sventa in angolo: al 76' Bjarkason confeziona un cioccolatino che arriva proprio sulla testa di Gytkjaer che batte Stankovic e sigla il gol del momentaneo pareggio. I lagunari prendono fiducia e creano un'altra ghiotta occasione con un cross dalla destra di candela che serve sul secondo palo Lella, la sua sponda arriva alla perfezione per Gytkjaer che stampa il pallone sulla traversa e sciupa la clamorosa occasione del due a uno. La Sampdoria prova a costruire con il giovane Pedrola e il neoentrato Panada, ma da una palla persa al limite dell'area avversaria nasce un insidioso contropiede che innesca il break di Bjarkason, la mezzala si immola verso la porta avversaria e calcia, ma la sua conclusione viene respinta in angolo da Stankovic. All'88 Tessmann calcia una punizione diretta dalla trequarti e la traiettoria sopra alla barriera inganna Filip Stankovic portando clamorosamente in vantaggio il Venezia.
I lagunari vincono e proseguono la striscia di risultati utili, mentre la Sampdoria rovina un'ottima gara negli ultimi minuti subendo due reti rivedibili.
TABELLINO
MARCATORI: 46' Pedrola (S); 76' Gytkjaer (V)
AMMONITO: 24' Verre; 94' Panada, 95' Stojanovic
SAMPDORIA (4-3-3): Stankovic; Stojanovic, Ghilardi, Murru, Giordano; Depaoli (73' Panada), Ricci (56' Vieira), Verre; Pedrola (91' Delle Monache), De Luca, Borini (73' Lemina). Allenatore: Pirlo.
VENEZIA (4-3-3): Joronen; Candela, Idzes, Altare, Zampano; Busio (59' Bjarkason), Tessmann, Ellertsson (59'Lella) ; Johnsen (70' Gytkjaer), Pohjanpalo (85' Sverko), Pierini (70' Olivieri). Allenatore: Godinho.