Salvatore Caruso ad Antalya (ph.Getty Images)
 

Il tennista siciliano Salvatore Caruso nella giornata di oggi è stato sconfitto al primo turno dell'Open di Antalya dal kazako Alexander Bublik in due set col punteggio di 6-3/6-3 e in serata è intervenuto ai microfoni di “Zona Cesarini” a Radio Rai 1. Ecco le sue parole.

Antalya - "Oggi non è andata bene. Bublik è un avversario particolare, un bombardiere con una prima di servizio a 220 km/h fissi. E’ stata una bella partita e lui ha meritato, bisogna accettare la sconfitta e dare i meriti all’avversario".

Staff storico - "A me piace avere relazioni che durano nel tempo, cosi come col Coach, il Preparatore Atletico e la fidanzata. Sono un tradizionalista!"

Risultati in età matura - "E’ vero sono arrivato nel tennis che conta un pò tardi, ma ormai non ci sono i Becker di una volta che giovanissimi vincono un Wimbledon. L’età media dei primi 100 è tra i 29 e i 30 ed io debbo dire che abbasso di molto la media (ride ndr)".

“Salvo lo strano” - "Questo nomignolo è una storiella con i miei amici. Ad Avola tutti i miei coetanei giocavano a calcio ed io ero l’unico che praticava il tennis. Per questo mi hanno dato quell’appellativo e ancora oggi con loro ci ridiamo su".

Accordo con i miei genitori - "Dopo aver conseguito il diploma del Liceo Scientifico, feci un patto con i miei: qualche anno di tempo per sfondare nel tennis professionistico. Nel frattempo mi iscrissi all’Università del Foro Italico in Scienza Motorie ma poi ho abbandonato perché come noto sono riuscito ad ampere a quel patto".

I guadagni di due terzi turni in un Grande Slam - "Sicuramente con quei soldi non te la passi male, ma ovviamente non ti bastano per la vita. Quel denaro personalmente mi ha aiutato a crescere e ad investire per la mia carriera. Noi purtroppo non siamo i calciatori di turno dove quasi tutti i guadagni sono netti. Noi tennisti, con i soldi che riusciamo a vincere nei Tornei ci paghiamo i viaggi, lo staff e le tasse. Chiaramente quel denaro ti fa comodo ma gran parte va reinvestito sulla propria carriera almeno che non ti ritiri e fai altro, ma questo non è il mio caso!"

Federer - "Ci siamo allenati insieme 4 giorni a Zurigo ben 7 anni fa quando io avevo 21 anni. Quando mi arrivò questa proposta ero incredulo, pensavo che da un momento all’altro mi apparisse lo striscione di “Scherzi a Parte”. Ed invece era tutto vero. Fu un’esperienza fantastica, quando Roger mi spuntò davanti mi sembrò di vedere una montagna. Lui è un ragazzo molto riservato davanti le telecamere, ma nella realtà è molto divertente e affabile. Davvero una bella persona".

Nadal - "Rafa vincendo 13 Roland Garros ha fatto qualcosa di incredibile, credo sia quasi impossibile che qualcuno possa ripetere una cosa simile. Lui e Federer sono uno spot bellissimo per il tennis, entrambi in tutti questi anni si sono trainati a vicenda nonostante siano agli antipodi in termini di gioco. Adesso nei numeri li sta raggiungendo anche Djokovic".

Olimpiadi - "Sarebbe un bellissimo sogno andare a Tokyo, è uno dei miei obiettivi di questa stagione insieme a Wimbledon e Roma. Al di là di ciò, il tennis ti regala tante emozioni e anche quest’anno nonostante tutti i problemi che stiamo vivendo, ci saranno tanti appuntamenti importanti".

Tennis al tempo del Covid - "Giocare i Tornei senza pubblico non è bello. Sono stato bravo e fortunato a fare della mia passione un lavoro. Parlavo oggi con i miei colleghi qui in Turchia proprio del Covid dicendo loro di sentirmi come se mi stessero togliendo anni di vita. Da molti mesi a questa parte non c’è più la parte ludica, lo stare insieme agli altri ed è una cosa molto triste. Io tuttavia mi sento sicuramente un privilegiato perché in questo periodo ho comunque l’opportunità di fare il mio lavoro e guadagnare, ma mi metto nei panni di tutte quelle persone che non riescono ad arrivare a fine mese".

Terra superficie nella quale mi esprimo meglio? - "No, in realtà io mi esprimo bene dove c’è un campo da tennis. Non ho esattamente una superficie che prediligo più di un’altra, ho fatto terzo turno a Roland Garros e poi a US Open e questo ne è la dimostrazione. Prossimo obiettivo adesso è l’erba".

A breve il lancio del sito internet - "A giorni dovrebbe essere pronto, ho visto delle anteprime e debbo dire che è molto “Figo”. Chiunque voglia oltre ai miei canali social, potrà anche seguirmi su www.salvatorecaruso.it ."

Prossimi appuntamenti - "Melbourne e Australian Open, sono già pronto!"

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