Zeman. bomba sul doping: "So che un giocatore andava..."
L'allenatore boemo ha parlato anche di doping ai microfoni di Quarta Repubblica
La vicenda di Paul Pogba è soltanto l'ultima in ordine di tempo, ma la piaga del doping aleggia da sempre sul mondo del calcio. Il giocatore francese, in attesa della sentenza definitiva di squalifica dopo la positività al Dhea – deidroepiandrosterone – il cosiddetto "ormone della giovinezza", è solo uno dei casi di doping maggiormente noti ai più. Jaap Stam, Edgar Davids, Adrian Mutu, sono alcuni dei top player finiti, negli ultimi anni, nell'occhio del ciclone per aver assunto sostanze dopanti.
Zeman, uno dei primi accusatori del doping nel calcio italiano
Senza dubbio uno tra i primi a parlare di doping in Italia è stato l'allenatore boemo Zdenek Zeman che sin dai casi del 2001 - con le positività al nandrolone diversi giocatori di spicco della Serie A - aveva posto l'attenzione sugli “integratori misteriosi” assunti dai calciatori in quegli anni. Come ricordato, tra i casi più famosi di positività a sostanze dopanti ci furono Edgard Davids della Juventus, Pep Guardiola al Brescia, squalificato per 4 mesi e poi assolto in via definitiva, Christian Bucchi e Salvatore Monaco del Perugia, passando per Francois Gillet, all'epoca portiere del Bari e Fernando Couto, ex Lazio.
Zeman torna a parlare di doping e spaventa il sistema
Zdenek Zeman, da sempre impegnato nella lotta al doping, è tornato sull'argomento molto scottante. Intervenuto qualche settimana fa ai microfoni della trasmissione di Rete 4 “Quarta Repubblica” - prima del malore che ha colpito l'attuale allenatore del Pescara - il tecnico boemo ha così parlato:
"Si spera che siano finiti (i casi di doping, ndr), anche se non ci si crede visto che WADA ha dichiarato che l'Italia è il Paese con l'uso del doping più alto, in percentuale. Personalmente non ho mai avuto il sospetto che qualcuno dei mie giocatori ne facesse uso, anche se so che un giocatore andava da uno che era riconosciuto"