Quando Sconcerti su Calciopoli disse: "Moratti deve stare attento a quello che dice, lui nel 2006 faceva pedinare i suoi dipendenti"
Nel 2012, Mario Sconcerti, tornò sulla questione Calciopoli e su Sky Sport espresse il proprio pensiero.
Quella di Calciopoli fu una pagina nera del calcio italiano. Nel 2012, Mario Sconcerti, tornò sulla questione e su Sky Sport espresse il proprio pensiero che, all'epoca, creò molte discussioni tra tifoserie e addetti ai lavori.
Ecco le sue parole:
“Intanto sono venute fuori una valanga di intercettazioni diverse e hanno messo in seria difficoltà l'Inter. Non ci scordiamo che l'Inter sta usando la prescrizione, perché altrimenti sarebbe stata deferita con argomentazioni utilizzate dal PM della Federcalcio molto molto pesanti. Quello che bisogna semmai ricordare di fondo è che due colpevoli non fanno un'innocente. Cioè se l'Inter fosse colpevole al 50 % della Juve, non significa che diventa innocente perché il tuo avversario anche ha commesso la tua stessa colpa…sono due colpevoli. Non solo, ma quando Moggi o Facchetti telefonavano agli arbitri, perché telefonava anche Facchetti ci sono le registrazioni, era per avere che cosa? Quando Facchetti telefonava a Bergamo e aveva certe risposte, l'avversario non era mica la Juve, ma un altro danneggiato che andava a giocare con un arbitro favorevole all'Inter. Io non voglio rientrare in quel tempo. Ma anche Moratti deve stare attento a quello che dice, perché lui nel 2006 faceva pedinare i suoi dipendenti, faceva pedinare e mettere sotto controllo i telefonI dell'arbitro De Santis. Cioè, se vogliamo voltare la pagina, voltiamola tutta insieme. Non può essere la classifica della sfiga: tu cattivo ne prendi 10, tu cattivo ne prendi 8. Ci son stati errori diffusi, chi più chi meno, ma ci sono stati errori che hanno subito gli altri. Non la Juve o l'Inter, li hanno subiti gli avversari. Quindi calma".
Ecco la clip delle parole di Sconcerti (2012):
LEGGI ANCHE: Quando Buffon disse: "Se me ne fossi accorto, non avrei aiutato l'arbitro" VIDEO