Ravezzani distrugge la Juventus: “Piena di giocatori mediocri, triste. Come si fa a ridursi così?”
Il giornalista sportivo ha rilasciato le seguenti parole a Top Calcio 24
Intervenuto a Top Calcio 24 su Telelombardia, Fabio Ravezzani ha criticato la rosa attuale della Juventus dopo l’ultimo pareggio in casa dell’Atalanta. Ecco le parole del giornalista, raccolte per voi da Il Pallone Gonfiato:
“Il rimpianto della Juventus è aver fatto delle scelte deliranti. Guardavo la formazione della Juventus di ieri, che era profondamente triste. Vedi giocare tutti insieme Gatti, Kean, Fagioli, Rabiot, McKennie a destra, Cambiaso…e dici ‘ma sta squadra da dove viene?’. Viene da una serie di fallimenti di mercato disastrosi che sono stati generati dall’operazione più disastrosa della storia della Juventus, che fu quella di Cristiano Ronaldo, perchè quella Juventus che aveva degli ottimi titolari e che aveva giocatori di talento ovunque…io vedevo ieri Orsolini per esempio nel Bologna, e lui era uno dei tanti talenti che la Juventus si poteva permettere di dare in prestito all’Udinese, Bologna e quant’altro ecc. prosciugati da un’operazione che è costata alla Juventus 360 milioni di euro in quattro anni. Sotto questa operazione che ha prosciugato tutto, ci aggiungo nella follia di quel momento, anche quella di De Ligt. Se non altro, De Ligt era giovane e lo hai rivenduto a 70-80 milioni, ma dandogli 10 milioni di euro di stipendio netto. Certo, se ne dai 35 a Cristiano Ronaldo, pure agli altri devi dare qualcosa del genere. Dico ma come si fa ad arrivare a giocare con una squadra così piena di calciatori mediocri e non avere alternative? Il fallimento della Juventus lo vedi perché non puoi neanche dire quest’anno, quest’anno poveracci, non avevano soldi e hai fatto due operazioni mezze sbagliate anche quelle, ma è tutto quello che è stato a monte. Quando la Juve scende in campo con una squadra così modesta, una squadra che se tu vedessi giocare il Sassuolo con quei giocatori lì…dici, una buona squadra di mezza classifica. Capisci che il fallimento dirigenziale è di anni e in anni che si è sovrapposto”