Genoa-Atalanta: gol ed esultanza polemica di De Ketelaere
Prima il gol da cineteca e poi il gesto plateale che gli causa l'ammonizione. Ecco cosa ha fatto De Ketelaere in Genoa-Atalanta
Il suo rendimento al Milan nella passata stagione aveva fatto parecchio discutere con un solo assist e zero gol messi a referto in maglia rossonera. Charles De Ketelaere in settimana ha lanciato una frecciata al tecnico Pioli e oggi ha risposto sul campo nella gara di Marassi tra Genoa e Atalanta: magia all'incrocio dei pali. Ma la splendida conclusione ha avuto anche un risultato inaspettato col belga che si é lasciato andare ad un inspiegabile gesto polemico forse rivolto ai tifosi rossoblu.
Il racconto della partita
De Ketelaere dimostra ancora una volta l'efficacia della cura Gasperini, col decimo gol stagionale. E' lui al 22' ad aprire le marcature addomesticando un passaggio filtrante di Pasalic e inventando una parabola di sinistro che si infila all'incrocio dei pali, con un incolpevole Martinez che può solo rimanere a guardare. Gli uomini di Gilardino reagiscono immediatamente e chiamano l'estremo difensore orobico Carnesecchi a due parate decisive per evitare il pareggio, prima sul colpo di testa di Vazquez e poi sulla conclusione dal limite di Retegui.
In apertura di ripresa arriva il meritato pareggio per il Genoa, firmato da Malinovskyi per il classico gol dell'ex: botta imparabile sul primo palo. Però a riportare l'Atalanta arriva un'altra gemma: a produrla é Koopmeiners con una punizione dal limite al 55'. A chiudere la pratica per l'1-4 finale nei tredici minuti di recupero concessi dall'arbitro Colombo, ci pensano Zappacosta e Toure.
Esultanza e ammonizione per De Ketelaere
Dopo aver realizzato il gol del vantaggio nel match tra Genoa e Atalanta, Charles De Ketelaere si é lasciato andare ad una esultanza polemica portandosi le mani alle orecchie. Il gesto non é piaciuto al difensore del Grifone Sabelli che lo é andato subito a redarguire a modo duro. Non ha apprezzato neanche il direttore di gara che lo ha ammonito.
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