Bologna, Motta ai saluti

Non resterà al Bologna.
"Ho parlato internamente con chi dovevo, soprattutto con i calciatori. Non credo siano interessanti i motivi, ho trovato ragazzi che hanno capito e rispettato la mia decisione come io ho rispettato le loro volontà, le loro decisioni. Abbiamo finito un ciclo di due anni, la cosa più bella è aver portato il Bologna sempre più in alto. Abbiamo messo il nostro massimo per portare in altissimo il club insieme ai tifosi, che mi hanno fatto sentire importante".

Ha pesato più la testa o il cuore nella sua scelta?
"Non riesco a separare una cosa dall'altra. Sono una persona che riesce a non far vedere all'esterno i sentimenti, ma provo emozioni anche con la testa quando devo. Va sottolineato quando fatto di bello, sono emozionato e felice. Mi hanno reso così i ragazzi, li porterò sempre con me".

Che cosa le mancherà di più?
"I miei ragazzi sicuramente. Oggi mi possono vedere come un fratello più grande, un amico o un papà, non più come un allenatore. Farò tutto quello che posso per loro come sempre".

Ha parlato dei tifosi. Che cosa le rimane nel cuore?
"Il momento che abbiamo vissuto mercoledì è stato straordinario. Vedere con il sorriso persone di 8, 10, 80 anni... Per questo facciamo questo sport, per fare felici le persone".

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