Agnelli, ecco l'intercettazione: "Il problema è tutta la m.... che non si può dire". Spunta un messaggio di Chiellini...
Nel mirino della Procura le telefonate dell'ormai ex patron bianconero. L'inchiesta si arricchisce di nuovi particolari
Più passano i giorni e più peggiora la posizione dell'ormai di Andrea Agnelli. L'inchiesta che riguarda l'ormai ex patron e la Juventus si arricchisce di nuovi particolari. Particolari emersi dalle intercettazioni telefoniche dello stesso Agnelli e l'ex amministratore delegato Maurizio Arrivabene: la conversazione è stata riportata da Repubblica e risale al 3 settembre 2001:
“Non era solo il Covid, lo sappiamo bene. Dall'altro abbiamo ingolfato la macchina con ammortamenti e soprattutto la merda. Perche è tutta la merda che sta sotto che non si può dire”
Parole forti, che di fatto aggravano la posizione dello stesso Agnelli, il quale dovrà rispondere agli inquirenti quale sia la merda a cui fa riferimento. Intanto spunta un messaggio di Giorgio Chiellini, mediatore tra società e squadra sul caso stipendi:
“Ciao a tutti, come ben sapete stiamo parlando con Fabio Paratici e Andrea Agnelli per cercare di aiutare club e dipendenti in questo momento di difficoltà. La proposta finale è questa: ci mancano 4 mesi di salario, 3 mesi pagati nel caso in cui dovessimo finire il campionato, 2 mensilità in caso di stop. Il presidente ha garantito il pagamento di una mensilità il 1 luglio e il resto nella stagione 20-21. Ringraziano tutti per la sensibilità, in caso di ok riceverò un foglio firmato dal presidente dove si fa garante di quanto detto sopra”.