Gli uragani sono un cataclisma naturale che lascia poco spazio alla sopravvivenza. Puoi pure prevederli a livello meteorologico, ma quando li vedi arrivare contro di te, puoi davvero poco. Un uragano si è abbattuto di recente in Champions League, marchiando col fuoco il suo territorio per l'ennesima volta.

Un uragano chiama Harry Kane, che ormai da anni è da considerarsi come il centravanti più forte del pianeta e che nella serata di ieri ha dimostrato ancora una volta la sua forza distruttrice con la maglia del Bayern Monaco, segnando un poker magnifico contro la malcapitata Dinamo Zagabria.

Un poker devastante, che consacra ancora di più Harry Kane come uno dei centravanti più forti della storia del calcio inglese.

Harry Kane
Kane Inghilterra

Il poker da urlo contro la Dinamo Zagabria

Di per sé, i gol di Harry Kane nella partita di ieri sera contro la Dinamo Zagabria non sono stati niente di complicato o mai visto.

Parliamo pur sempre di tre rigori e di un tap-in che sono una formalità per un centravanti del suo calibro. Ma il fatto stesso che abbia segnato ben tre rigori di fila certifica ciò che già si sapeva, ovvero che si tratti di un rigorista praticamente infallibile come percentuali (li calcia con l'87,91 % di efficacia).

Pochissimi giocatori al mondo possono dire di essere così bravi dal dischetto, così come pochissimi altri centravanti possono portare sul campo ciò che è in grado di portare Kane per l'economia della propria squadra.

Harry, sei nella storia della Champions League

Un traguardo significativo raggiunto da Harry Kane nel corso della serata di ieri non si ferma di certo al fatto che in poco più di una stagione lui sia già arrivato a quota 50 gol con la maglia del Bayern Monaco (53 ad essere precisi). 

Non basta per descrivere la forza dei suoi traguardi, specialmente alla luce della sua consacrazione come miglior marcatore inglese della storia della Champions League, con 33 gol segnati in 45 partite nella massima competizione europea che lo consacrano come realizzatore di primissima fascia.

Ormai Harry è nel prime realizzativo della sua carriera, ed è arrivato il momento di frantumare quella dannata maledizione che sembra condannarlo in eterno a non vincere ancora quel singolo trofeo inseguito fino a questo momento. 

Perché, parliamoci chiaramente, è dannatamente disturbante il fatto che un centravanti di questo livello non sia ancora riuscito ad ottenere i riconoscimenti di squadra che merita.

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