Bellinazzo: "Plusvalenze, a lungo sono state la seconda voce d'entrata per i club dopo i diritti tv"
Dopo dati del “Report Calcio 2023” della FIGC, ecco le parole di Bellinazzo sulla plusvalenze
Marco Bellinazzo, ha commentato la situazione economica del calcio italiano a “Cose di Calcio” su Radio Bianconera. Ecco le sue parole sul report pubblicato dalla FIGC:
"Sono numeri più che preoccupanti .Se il calcio italiano fosse quotato in Borsa, un'agenzia di rating farebbe fatica a dare un giudizio semplicemente negativo della situazione attuale. Nel triennio della pandemia l'indebitamento lordo dei club professionistici ha superato i 5 miliardi ma la pandemia non deve essere vista come una scusante perchè negli ultimi anni il movimento ha dimostrato chiare difficoltà di crescita e miglioramento anche prima che ci fosse il Covid. I problemi si conosco e così anche i rimedi, eppure passa il tempo e si fa poco per correre ai ripari. Nel frattempo perdiamo di competitività e la nostra condizione di campionato ormai di transizione si consolida.
Si sta cercando di trovare un volano nell'Europeo 2032, ma anche in questo caso si è dovuta accettare una candidatura congiunta con la Turchia che avendo costruito negli ultimi anni 30 stadi rispetto ai nostri 5 avrebbe avuto vita facile a prendersi la candidatura da sola. Optando per quella congiunta, la FIGC ha evitato la figuraccia di perdere la corsa proprio contro la Turchia.
“Nessuno che avesse un approccio razionale alla questione ha mai demonizzato le plusvalenze, anzi sono cresciute troppo poco mentre a lungo sono state la seconda voce d'entrata per i club dopo i diritti tv. Al di là delle patologie sono uno strumento indispensabile in un campionato di transizione come la Serie A dove i giocatori vanno presi quando sono giovani e poi vanno rivenduti appena possibile”.
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