Il Torino dovrà ripetere la grande prestazione di Genova contro la Sampdoria, affrontando un Udinese che ha gli stessi punti in classifica dei granata.

-di Alberto Gervasi-

Una cosa è certa: se il Torino avrà lo stesso atteggiamento dell’ultima gara di Genova, difficilmente gli avversari avranno vita facile. Vale per l’Udinese, che affronterà i granata oggi pomeriggio all’ “Olimpico”, ma anche per la Juventus che, dopo la Champions, sarà avversaria nel derby. La formazione di Mazzarri lavora giorno dopo giorno per migliorare ancora in questa ultima parte di campionato: nessun obiettivo a lungo termine, nessun riposo per i diffidati, si pensa partita dopo partita, anche se il sogno europeo non è poi così nascosto. Il Torino viene dalla sua migliore prestazione da quando il nuovo allenatore siede in panchina. Contro la Sampdoria non sono arrivati i 3 punti ma, come ha detto il tecnico, bisogna mettere in relazione il risultato con l’avversario che si affronta. Non si offenda il Benevento, ma la vittoria contro i sanniti non può certo valere più di un pari in casa della sesta in classifica. La partita di oggi avrà la stessa importanza di quella di Genova: per l’avversario, che ha gli stessi punti dei granata (33), e per arrivare alla stracittadina con il morale a mille. L' Udinese, dopo l’arrivo in panchina di Massimo Oddo, viaggia a una media da prime della classe, con quasi 2 punti a partita. Il rendimento in trasferta dei bianconeri non conosce mezze misure (o quasi), con 5 vittorie, altrettante sconfitte e un pari.  All'andata, alla "Dacia Arena", vittoria granata con un "pirotecnico" 2-3.Nel 3-5-2 friulano mancherà il difensore Danilo, sostituito da Samir. Per il resto, fasce presidiate da Widmer e Zampano, con le “furie ceche” Barak e Jankto a centrocampo. In avanti, sicuro l’ex di turno Maxi Lopez, Lasagna e De Paul si giocheranno una maglia. Sarà una gara spartiacque per le due squadre, che dirà moltissimo sul prosieguo della stagione di entrambe: un pari non accontenterebbe nessuno, dato che Milan e Atalanta hanno allungato in avanti coi risultati di ieri, e la Sampdoria affronterà l’ Hellas Verona. L’obiettivo, in casa granata, è quello di vincere, e di farlo bene, cercando di dare continuità alle ultime prestazioni. Walter Mazzarri in conferenza stampa si è detto curioso di vedere se la sua squadra saprà riproporre quanto di buono visto a Genova, soprattutto nell’ intensità dei ritmi e nella pressione alla riconquista del pallone. Il tecnico toscano (squalificato domani, in panchina il vice Frustalupi), ha intenzione di confermare ancora una volta lo stesso modulo, con 11 giocatori che, come con la Samp, dovranno correre per tutti i 90’ senza pensare a gestirsi e risparmiarsi. Rimandata ancora una volta la difesa a 3, perché l’importanza e la vicinanza delle partite non dà grande spazio ad esprimenti. Confermato il 4-3-3, con Sirigu in porta e la difesa formata da De Silvestri (che giocherà con una mascherina dopo i problemi al naso), N’Koulou, Burdisso e Molinaro. Dovrà stare attenta la retroguardia granata, perché l’Udinese è la squadra che va meno in fuorigioco in campionato. A centrocampo, oltre Baselli, Rincon sì, Obi nì: il nigeriano dovrebbe sedere in panchina, sostituito da Ansaldi che, con Mazzarri, ha praticamente sempre giocato da interno di centrocampo, e sarebbe ideale anche per un ipotetico cambio di modulo a gara in corso. In avanti ancora fuori Ljajic e Berenguer, con Iago Falque e Niang che dovrebbero affiancare il “Gallo” Andrea Belotti, in pole per un posto dal primo minuto per bocca dello stesso allenatore. Probabile Formazione (4-3-3): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Burdisso, Molinaro; Baselli, Rincon, Ansaldi; Iago Falque, Belotti, Niang. All. Walter Mazzarri.
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