L'allenatore del Sassuolo Alessio Dionisi è intervenuto in conferenza stampa direttamente dalla sala stampa del Mapei Football Center in vista della prossima partita con l'Atalanta, gara valida per la 21esima giornata di Serie A in programma domani alle ore 20.45. Di seguito le sue parole riprese da TMW:

Cosa lascia quel 5-2 a San Siro contro il Milan? Cosa ti porti da quella gara contro il 3-4-3 con l'Atalanta?
"Dopo la partita contro il Milan sicuramente dentro di noi è riaffiorata più consapevolezza che magari avevi perso un pochino. Sai che valori hai ma i risultati precedenti ci avevano fatto perdere qualche certezza. Non dobbiamo dimenticarcelo ma dobbiamo prenderci anche quello che ci siamo meritati dopo il Milan, consapevolezza e umiltà. I ragazzi hanno fatto una grande prestazione ma spesso dopo un risultato del genere siamo caduti e in questo momento sarebbe un grande errore, ricadere dopo una Prestazione e un Risultato, bisogna avere la consapevolezza e l'umiltà ancora di più per affrontare una squadra forte, forse la più in salute, che esprime un calcio in verticale, può fare gol in molti modi e lo può dimostrare".

Arriva l'Atalanta, una squadra forte, può essere uno stimolo in più?
"È un'osservazione giusta. Basta guardare la classifica, basta guardarsi indietro, per avere le motivazioni giuste. Quando si parla di un risultato importante contro una grande e si rischia di perdere attenzione non è solo nel Sassuolo, lo vedo anche in altre squadre. È stata più facile prepararla per certi versi, questa settimana c'era più entusiasmo, ma non ci possiamo rilassare conoscendo il valore dell'avversario e per quanto mi riguarda è la squadra più in forma".

Bilancio sul mercato?
"Sono andati via giocatori importanti che hanno dato tanto a questa maglia, tranne Antiste che è stato poco ma magari tornerà a dare una mano. Sono arrivati due giocatori giusti, con le qualità giuste, con la volontà e determinazione che cerchiamo nei ragazzi. Chi gioca nel Sassuolo deve voler giocare, non dover, voler giocare nel Sassuolo e da loro l'ho percepito parlandoci, sono sicuro che lo dimostreranno con i fatti. Bajrami l'ho già allenato, non godrà di preferenze per queste, ma mi aspetto molto di più per quanto fatto insieme in passato. Sono due giocatori giusti che ovviamente hanno bisogno di tempo, anche se tempo non c'è, speriamo ovviamente possano dimostrare tutto subito".

Come li hai visti? Possono giocare?
"Sono entrambi pronti. Ognuno di loro ha il loro carattere, chi è più espansivo si è già calato nella realtà, però sono pronti, potrebbero partire dall'inizio o fare panchina perché chi ha fatto parte del Sassuolo sin qui ha fatto quello che deve".

Come stanno Marchizza e Maxime Lopez?
"Marchizza non si è allenato nei primi giorni della settimana ma da mercoledì ha lavorato in gruppo e sarà della partita. Lo spero perché è tornato in campo da titolare a quasi un anno dall'infortunio. Maxime, è una situazione che stiamo monitorando, non è una situazione fisica, è anche mentale. I giocatori devono avere la volontà e la determinazione di giocare per questa maglia, ci si".

Solo una riflessione sul mercato: in 6 mesi è stato praticamente azzerato l’attacco che ha prodotto gran parte dei 64 gol dell’anno scorso, è rimasto solo Berardi. C’è più il dispiacere per i loro addii che hanno inevitabilmente cambiato fisionomia alla squadra, a mio avviso indebolendola, o c’è più l’orgoglio per aver centrato un obiettivo della società, cioè la valorizzazione dei giovani che ha portato anche profitti da record per il club?
"Non è poco ripartire da Berardi, la cosa più importante è che sia rimasto, non è poco. Con il Milan ad esempio è stato determinante, come del resto tutti quanti, però ripartire da Domenico è tanta roba. Per chi è andato c'è l'orgoglio non mio ma di tutti, di aver messo la propria esperienza per i ragazzi, i ragazzi per la squadra, e grazie a questa alchimia si è creata una situazione importante, sarebbe stato controproducente trattenerli, per tutti. Indeboliti o non indeboliti, per me è uno stimolo lavorare con giocatori nuovi. È un peccato non poterci lavorare dalla preparazione ma non tutte le ciambelle nascono con i buchi. Mi sarebbe piaciuto avere un mese per lavorarci? Sì, ma sarà anche stimolante calarsi subito nella realtà e nella squadra. Non ho dubbi che i compagni metteranno i nuovi nelle condizioni di dare il loro contributo. Per me è stimolante, poi non c'è mai tempo, si gioca sempre, se perdi hai giocato male, hai sbagliato i cambi o la formazione, se vinci una sostituzione fatta per obbligo diventa la sostituzione giusta, dopo le partite si può parlare tanto. Bisogna avere coerenza, questo vale anche per l'allenatore. Il tecnico del Sassuolo deve avere la volontà di allenare il Sassuolo e lavorare per il Sassuolo".

Sono andati via Raspadori e Traore, c’è Bajrami. Un’alternativa per quel ruolo chi può essere oltre a Defrel? Henrique? Thorstvedt e Lopez si possono adattare?
"Maxime era una delle possibilità a San Siro, poi ha giocato Traorè ed è entrato Henrique per avere più equilibrio in mezzo al campo. Lo può fare Matheus, anche Bajrami. Maxime può giocare in tutte le zone del campo. Abbiamo lavorato anche su Thorstvedt, ha caratteristiche diverse e andrebbe valorizzato per le sue qualità, dunque i primi tre s".

Com’è cambiato il Sassuolo rispetto alla gara d’andata? Eravamo a Bergamo e parlavamo di una squadra che dava segnali positivi dal punto di vista del carattere e dell’atteggiamento. Poi cosa è successo?
"La partita dell'andata è stata una partita positiva, non finita bene, ma avevamo fatto bene come atteggiamento e come qualità. In attacco c'erano D'Andrea, Pinamonti e Kyriakopoulos, Berardi è entrato ed è uscito per infortunio, ricordo certe cose non gradevoli. Bisogna lavorare perché non succeda quello che hai detto dopo il 5-0 con la Salernitana, per questo dopo domenica ho fatto il pompiere. È un attimo andare dietro alla scia dei complimenti e non può bastare questo. Abbiamo pensato di ottenere con facilità le cose, in maniera più semplice di quello che serviva, quando non c'è nessuno che ti aspetta o ti aiuta, e ancora di più serve la volontà".

Differenze con Gasperini? Firmerebbe per avere una carriera come la sua?
"Se hai una penna, la proposta io l'accetto e la firmo subito, con la destra e la sinistra. Gasperini non ha ancora finito di ottenere risultati, anche quest'anno sta facendo bene con un ricambio generazionale importante. Hanno due squadre, sono una big del campionato per certi aspetti. Quando vuoi vedere la forza di queste squadre devi guardare la panchina. Bravo il mister, bravi i giocatori. Hanno tanti calciatori che possono subentrare e metterci in difficoltà".

Sassuolo in A da 10 anni, c'è l'impronta di Carnevali. Visto dall'interno, qual è il valore aggiunto?
"È una persona che trova sempre la parola giusta nel momento giusto e riesce a trasmetterti un ottimismo ponderato e non è poco nei momenti di difficoltà. Ha sempre quella visione ottimistica che aiuta".

Quanto incidono le varie componenti nel Sassuolo sul mercato?
"Le opinioni in questa società vengono ascoltate, anche quelle dell'allenatore, e io per come sono cerco di ascoltare l'opinione di tutti. È un lavoro di squadra, poi alcune decisioni spettano al presidente, alcune all'allenatore, alcune all'a.d. e alcune al direttore sportivo. Il rispetto dei ruoli qui è importante, in un'azienda questo è fondamentale, se si riesce a mantenere questo e collaborare e condividere è il massimo".

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