Padovan tuona: "Milan, Sacchi sbaglia. Pioli ha perso musica e spartito"
Giancarlo Padovan sul Milan di Pioli in vista della sfida Champions contro il PSG
Nel suo editoriale per Calciomercato.com, Giancarlo Padovan ha parlato così del Milan e della cristi che sta attraversando con Stefano Pioli. Ecco le parole del giornalai in vista del match di Champions League di questa sera dei rossoneri contro il PSG:
"Per una volta, non sono d’accordo con Arrigo Sacchi, maestro di molti di noi, a proposito del mercato (sbagliato, secondo lui) del Milan e del fatto che andare avanti con Stefano Pioli sia una scelta giusta della società. A parte che, se questa sera il Milan perde male, voglio vedere quanto la fiducia di Gerry Cardinale nel suo allenatore rimanga inalterata, va detto che sia la Gazzetta dello Sport – quotidiano per il quale Sacchi scrive – sia molti di noi (anche Calciomercato) avevano giudicato assai positivamente le operazioni dell’estate rossonera.
L’unico appunto che veniva mosso alla dirigenza era di non essere arrivata a Taremi, un attaccante esperto e collaudato, per optare sciaguratamente a beneficio di Jovic. Ma centrocampisti nuovi e difensori confermati erano stati condivisi con lo stesso Pioli che aveva gradito tutti gli investimenti. Come minimo, dunque, l’allenatore c’entra anche con il mercato. Il problema delle ultime partite, tralasciando la figuraccia nel derby, è che sono le prestazioni della squadra a lasciare interdetti".
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La crisi del Milan e le parole di Padovan
"Il Milan è a pezzi non solo per i molti assenti, ma anche perché il gioco spumeggiante che ne aveva caratterizzato le prime giornate, è totalmente scomparso. La squadra è lunga, fisicamente in deficit, senza un’idea di gioco, ripetitiva nelle sue soluzioni, lenta e, dunque, prevedibile. Leao è a terra, ma a chi tocca motivarlo? Se l’Udinese gioca alla pari e, alla fine, vince non è un caso. Significa che tutto l’impianto è saltato e di questo l’allenatore non può non dirsi responsabile. La crisi del Milan, caro Arrigo, è da ascrivere solo in parte ai dirigenti. Pioli, invece, ha perso la musica e lo spartito".
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