Lo spagnolo è devastante in finale contro Dominic Thiem, spazzato via in tre set, con il punteggio di 6-4 6-3 6-2, nonostante un problema alla mano nel finale

-di Giuseppe Cambria-

“È più di un sogno vincere qui undici volte. Sembrava qualcosa di impossibile”. Queste le parole di Rafael Nadal alla fine della conquista del suo undicesimo titolo sulla terra rossa del Roland Garros. Parigi ha un sole re, e si ritorna a una dinastia spagnola. Il maiorchino partiva da favorito e ha rispettato tutti i pronostici. Nessuno ha sbarrato la sua strada: né Schwartman ai quarti, né Del Potro in semifinale. Ma, soprattutto, non ci è riuscito l’austriaco Dominic Thiem, approdato alla sua prima finale Slam dopo aver spezzatoil sogno made in Italy di Marco Cecchinato, in semifinale. Una finale che non ha riservato alcuna sorpresa sull'esito finale.Re Nadal – Lo spagnolo domina la partita fin dal primo game, con il servizio che lascia Thiem a zero. Subito dopo arriva il primo break con un rovescio letale sulla diagonale sinistra: 2-0 Nadal. L’austriaco ottiene il controbreak puntando sul suo dritto, con il quale mette a segno la seconda palla break a disposizione. Si va su un 2-2 dopo il quale si instaura un equilibrio che porta il primo set sul 4-4. Sul 5-4 per lo spagnolo arriva l’accelerazione decisiva: Thiem rimane di nuovo a 0 e Nadal ottiene il primo set con un 6-4 finale. Nel secondo set si riparte con un 1-0 rapido dello spagnolo e all’austriaco non rimane che non mollare nemmeno un centimetro. Ma con una buona variazione di gioco, tra palle corte e lunghe, arriva subito il break spagnolo: 2-0. Nadal si porta avanti con tranquillità fino al 4-1. Il game successivo è un spettacolo, dalla prospettiva di Thiem che mette in mostra un gran rovescio (oltre che un servizio che registrerà 7 ace a fine match): 4-2. La stessa cosa vale per il game successivo: atletismo puro e ottimo spettacolo. Ma ormai è troppo tardi per l’austriaco per salvare il set. Si chiude sul 6-3 per Rafa Nadal. Nel terzo set Thiem mostra un cuore immenso e non molla nulla: recupera il primo game che sembrava perso, recuperando uno 0-40 iniziale. Ma Nadal è davvero insuperabile. Sul 2-1 accusa un crampo alla mano, si ferma un attimo, e poi vola sul 3-1 strappando il servizio a un avversario che soffre sulla diagonale sinistra e per i suoi stessi, troppi, errori. Da lì in poi lo spagnolo può già mettersi la corona in testa: regala solo un game all'avversario e chiude con un 6-2 netto. Dopo 2 ore e 45 minuti di match Rafa Nadal domina il numero 8 del ranking ATP, Dominic Thiem, e vince lo slam numero 17 in carriera. Il maiorchino rimane il numero 1, ma soprattutto, dopo 13 anni dal primo trionfo, è ancora sovrano indiscusso della terra rossa di Parigi, con ben 11 titoli in bacheca. Nessuno ha mai fatto meglio di lui, qui. La capitale francese ha un re "solo".
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