Il Napoli non fa sconti e cala la settima vittoria consecutiva: Sassuolo travolto dalle perle dei soliti Kvara e Osimhen. Eintracht avvisato
Prova di forza degli azzurri al Mapei, ora a +18 sulla seconda. Sassuolo a testa alta nonostante la sconfitta
Nessun segnale di cedimento, nessun calo. Il Napoli, sebbene siano già state giocate ventidue giornate, prosegue imperterrito la sua marcia di avvicinamento allo scudetto, con l'Eintracht Francoforte all'orizzonte nell'andata degli ottavi di Champions in programma martedì. In un venerdì 17, che per i più scaramantici lascia presagire a qualcosa di negativo, gli azzurri regalano l'ennesima gioia al popolo partenopeo contro un Sassuolo che di fatto ha venduto cara la pelle pur di strappare punti preziosi alla capolista e allontanare ulteriormente la zona calda della classifica, con la quota salvezza che si è improvvisamente alzata dopo la sorprendente rimonta del Verona. Un match che la squadra di Spalletti non ha sottovalutato visto l'ottimo rendimento nelle ultime giornate dei neroverdi, reduci dalle pesanti vittorie contro Milan e Atalanta e i pareggi esterni contro Monza e Udinese. Spalletti, a parte l'infortunato Raspadori, si è presentato a Reggio Emilia con la formazione tipo: Lobotka in cabina di regia supportato da Elmas e Anguissa, in attacco oltre ai confermatissimi Osimhen e Kvaratskhelia c'è l’ex Politano. Dionisi dal canto suo ha dovuto fare a meno del capitano Berardi, alle prese con un problema muscolare, al suo posto Defrel, supportato dall'ex empolese Bajrami e Laurentiè.
Sassuolo (4-3-3): Consigli; Zortea, Erlic, Tressoldi, Rogerio; Frattesi, Maxime Lopez, Henrique (Thorstvedt); Bajrami (Ceide), Defrel (Pinamonti), Laurentiè All. Alessio Dionisi
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera; Anguissa (Ndombelè), Lobotka, Elmas (Zielinski); Politano (Zielinski) , Osimhen (Simeone), Kvaratskhelia (Lozano) All. Luciano Spalletti
Dal campo in perfette condizioni del Mapei Stadium, il Sassuolo prova a frapporsi tra lo scudetto e il Napoli di Luciano Spalletti senza però riuscirci. La partita come da copione la fanno gli ospiti attraverso un possesso palla reiterato, con Lobotka a dettare i ritmi di gioco e un Sassuolo che sembra poter reggere l'urto, almeno nelle prime battute. Sembra, perchè dopo soli dodici minuti un capolavoro di Kvaratskhelia sblocca il punteggio. Il georgiano si rende protagonista di uno slalom dalla trequarti di campo e dal limite fulmina Consigli con un destro chirurgico che termina la sua corsa nell'angolino.
Il Sassuolo, dal canto suo, non ci sta e reagisce immediatamente: a Kvarastkhelia risponde Laurentiè, protagonista di uno stop a seguire che lascia sul posto Di Lorenzo, sterzata e destro beffardo la cui corsa termina sul palo alla sinistra di Meret. Al contrario di quanto si possa pensare è un Sassuolo per nulla intimorito dallo svantaggio: la squadra di Dionisi non disdegna ad attaccare tant'è che un'azione manovrata manda alla conclusione Defrel, la quale termina di poco a lato. Nel momento migliore dei padroni di casa, gli azzurri sfiorano il raddoppio: Osimhen manda a vuoto Tressoldi e punta Erlic in campo aperto prima, lo specchio della porta poi e calcia, la palla però si infrange sul palo. E' il preludio al gol che arriva esattamente alla mezz'ora.
Segna e raddoppia per il Napoli manco a dirlo il solito Viktor Osimhen, la cui conclusione da fondo campo sorprende Consigli sul suo palo, per la gioia degli oltre seimila tifosi partenopei presenti sugli spalti. Da questo momento in poi i padroni di casa spariscono letteralmente dal campo, travolti dall'onda azzurra della squadra di Spalletti, rischiando di capitolare al 36' colpa ancora della premiata ditta Kvara-Osimhen: cross di esterno destro del georgiano per la testa del nigeriano, il quale non inquadra lo specchio della porta. L'ultima emozione la regala il solito Laurentiè, il migliore dei suoi, siglando il momentaneo 1-2, annullato però dall'arbitro Colombo dopo consulto col Var per la posizione di offside di Defrel, considerato attivo. E' di fatto l'ultima azione di un primo tempo assolutamente emozionante.
Nella ripresa il leit motiv non cambia, con il Napoli a fare la partita alla ricerca della rete che con ogni probabilità metterebbe fine alle velleità di rimonta dei padroni di casa. Fioccano le occasioni ma Osimhen in più di una circostanza pecca di precisione, graziando i neroverdi. La squadra di Dionisi sia chiaro non gioca male tant'è che prova più volte a riaprire il match ma il divario tecnico con i partenopei denota una certa difficoltà nel tenere i ritmi, troppo frenetici. La girandola di cambi di Dionisi che inserisce Pinamonti, Obiang e Alvarez, non basta a cambiare l'inerzia del match. I minuti passano e il Napoli non sembra soffrire più di tanto, gestendo palla con calma. Il Sassuolo vive di folate che, ahimè, non impensieriscono più di tanto la retroguardia azzurra tant'è che Meret non compie interventi degni di nota nella ripresa.
Il primo tempo mostruoso basta al Napoli per avere la meglio sul Sassuolo, che non ha giocato all'altezza degli azzurri ma che esce comunque a testa alta. I partenopei non fanno sconti e conquistano la settima vittoria consecutiva, che vale a dire +18 sulla seconda in classifica. Non ci si chiede più se questa squadra vincerà lo scudetto ma quando. 62 punti conquistati dopo ventitrè giornate rappresentano un qualcosa di straordinario. Alla faccia del venerdì 17 e degli scaramantici.