Dopo le polemiche che hanno preceduto questa finale di Supercoppa Italiana è tempo finalmente di assegnare il primo trofeo stagionaleLa lunga ed estenuante attesa è finita. Le regine di questa manifestazione si sfideranno per la 31^ edizione della Supercoppa. Per le due società la storia in questa rassegna è molto simile: entrambe, infatti, ne hanno vinte 7 nella loro storia e sono coloro le quali hanno più volte giocato questa gara (13 Juventus, 10 Milan) dall’anno della sua inaugurazione, nel 1988. Non è neppure una novità una finale tra bianconeri e rossoneri: sono state in totale 9 quelle giocate in tutte le competizioni. Nel parziale è avanti la Juve, che ne ha vinte cinque, tre invece i trionfi del Milan. Quattro di queste gare sono terminate ai calci di rigore e vedono i milanesi in vantaggio (3-1). Sarà il terzo Juve-Milan in Supercoppa: il club torinese ha vinto la prima nel 2003 in New Jersey; per i rossoneri, invece, vittoria nel 2016 a Doha. Il teatro di questa sfida sarà il King Abdullah Stadium. Un impianto da mille e una notte con la capienza di 62mila spettatori: è lo stadio più grande di Gedda e il secondo di tutta l'Arabia Saudita. Costruito in soli due anni è stato inaugurato nel 2014 ed è costato 560 milioni di dollari; un palcoscenico di tutto rispetto. La vigilia di questo incontro è stato caratterizzato dal caos riguardante la vendita dei biglietti alle donne. Molte le idee contrapposte. Lo sgomento, che ha interessato anche molti esponenti politici, è stato totale, ma resta il fatto che la decisione è stata presa a tempo debito, ed essendo noi gli ospiti, dobbiamo rispettare le regole che vigono in terra araba. Il 2019 è iniziato bene per entrambe le compagini; sabato scorso infatti sono arrivate due vittorie esterne per entrambe negli ottavi di Coppa Italia. Stesso punteggio, ma il dispendio di energie fatto dai rossoneri è stato considerevole, in virtù dei supplementari ma soprattutto per lo sforzo fatto contro un ottimo avversario. Vincere fa sempre piacere. Le squadre si ritroveranno a Gedda con stati d'animo completamente differente.Allegri predica prudenza come è giusto che sia, ma i suoi uomini si presentano al match in condizioni pressoché perfette. Quel quasi è riferito al nome di Mario Mandzukic. I sostituti ovviamente non mancano, ma l'assenza del croato è comunque una perdita molto pesante per il tecnico toscano. Il vice campione del Mondo in questa prima parte di stagione, oltre ad aver aumentato la media realizzativa è sempre stato protagonista nelle grandi sfide, andando in gol contro Lazio, Napoli, Milan, Inter e Roma. Curiosità ci sarà ovviamente per Cristiano Ronaldo che si gioca il primo trofeo nella sua esperienza italiana: il portoghese ha segnato 16 gol in 23 finali in carriera in tutte le competizioni tra Real Madrid e Manchester United. Sarà dunque 4-3-3. Solita Juve con Cancelo che rientra a destra dopo l'infortunio. Con lui, a completare il reparto, il solito duo formato da Bonucci e Chiellini, con Alex Sandro a sinistra. Bentancur e Matuidi dopo la panchina contro il Bologna, potrebbero riprendersi la titolarità per affiancare Pjanic, a discapito dei due tedeschi. Davanti con Dybala e Cristiano è aperto il ballottaggio tra Bernardeschi e Costa, con l'ex viola in leggero vantaggio. Per Gattuso i problemi di formazione non mancano da ormai troppo tempo. Costretto a reinventarsi più volte schemi e uomini, all'allenatore rossonero si è aggiunta la tegola per la squalifica di Suso. Una mancanza molto gravosa: lo spagnolo infatti ha giocato 18 gare sulle 19 disponibili e sarà quindi inusuale vedere il diavolo senza l'ex Liverpool. In caso di 4-3-3 spazio a Castillejo e Calhanoglu alle spalle di Cutrone, poiché Higuain è influenzato . Test probante per Paquetà che verrà riproposto mezz'ala. Archiviato l'esordio di Genova il brasiliano è atteso ad un test sicuramente non semplice ma allo stesso tempo affascinante. Oltre ad avere molti indisponibili per Gattuso si sono aggiunti anche quelli legati al futuro di Higuain, sempre più voglioso di raggiungere Sarri a Londra. Situazione non semplice in casa Milan. La rabbia dovrà essere trasformata in cattiveria agonistica per cercare di portare a casa un successo che potrebbe donare stabilità e fiducia per il futuro in campionato. Per la Juventus l'obiettivo è riportare a casa un trofeo che molto spesso è sfuggito in questi ultimi anni e per iniziare il 2019 sotto il segno delle vittorie.
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