Fiorentina, per astra ad aspera: la clamorosa retrocessione del 1992/1993
Nonostante i grandi colpi effettuati in estate, per la Fiorentina arriva una inaspettata retrocessione. Il racconto della stagione 1992/1993
Girone di ritorno da incubo
Il brutale risveglio però avviene già dalla prima gara dopo la sosta, quando i viola perdono in casa con l'Atalanta mandando su tutte le furie il vicepresidente Vittorio Cecchi Gori che esonera il tecnico Radice. Alla base della scelta si vocifera ci siano vicende personali, con la moglie Rita Rusic che avrebbe una relazione extraconiugale col figlio di quest'ultimo. La panchina viene affidata ad Aldo Agroppi che esordisce molto male, subendo un pesante poker contro l'Udinese e per vedere la prima vittoria del nuovo corso servono due mesi: vittima ancora il Pescara battuto anche all'andata.
La sconfitta con la Sampdoria riapre la crisi e la Fiorentina arriva alla gara con la Juventus del 25 aprile 1993, pericolosamente vicina alla zona retrocessione. I gol di Ravanelli, Marocchi e dell'ex Roberto Baggio oltre alla sconfitta, sanciscono anche l'esonero di Agroppi. Il terzo avvicendamento stagionale porta la squadra ad essere guidata dalla coppia Chiarugi-Antognoni, che si presenta con un pareggio rimediato in extremis al Tardini contro il Parma l'8 maggio e ha l'effetto di un brodino caldo che tiene tutto drammaticamente ancora in bilico.