Zazzaroni risponde a Berti: "I coglioni sono altri, non chi critica il gioco dell'Inter"
Botta e risposta a distanza tra Nicola Berti e Ivan Zazzaroni sul gioco dell'Inter: ecco le parole del direttore de Il Corriere dello Sport
Berti se la prende con chi critica l'Inter, la risposta di Zazzaroni. L'ex centrocampista nerazzurro degli anni 80 e 90 si è reso protagonista nei giorni scorsi di una frase "L'Inter gioca male? Domina il gioco, ha 11 punti di vantaggio sulla seconda… Chi la critica è un c...!" rivolta a tutti i detrattori della squadra di Conte. Il direttore de Il Corriere dello Sport, Ivan Zazzaroni, è tornato così sulle parole di Nicola Berti nel suo classico editoriale tra le pagine del quotidiano sportivo: "Ma i c... sono altri, amico mio: sono i negazionisti per necessità editoriali, incapaci peraltro di comunicare. Non lo è, né può esserlo, Arrigo Sacchi, che proprio sulla Gazzetta ha espresso più di una critica ai princìpi di gioco dell’Inter. Così come non lo è Antonio Cassano, che con la schiettezza e i toni ruvidi che gli sono propri, va anche sul pesante riproponendosi nel ruolo di fantasista che incoraggia il calcio di proposta. E non lo è neppure il nostro Alberto Polverosi, che ha spiegato con chiarezza e argomentazioni inattaccabili i limiti del football speculativo quando viene trasferito in Europa. Non lo sono le centinaia di migliaia di appassionati ai quali il gioco dell’Inter non piace - altri non gradivano quello di Allìegri - e se ne fanno comunque una ragione".
Zazzaroni risponde a Nicola Berti
Il direttore de Il Corriere dello Sport continua: "Di coglioni è però pieno il mondo: ci circondano, sono ovunque. Uomini (...) ai quali fanno metaforicamente difetto attributi e aggettivi. Il tema del contismo andrebbe svolto partendo tuttavia da questo assunto: Antonio è stato preso per vincere, non per dare spettacolo. Lui si è formato a una scuola che della vittoria ha fatto un obbligo, più che una vocazione. Sull’ossessione ha costruito la carriera. Anche perché la sconfitta la soffre fisicamente: un giorno ammise ingenuamente che la considerava addirittura alla stregua di un lutto. Quando Marotta decise di portarlo all’Inter sapeva cosa avrebbe potuto dare e cosa togliere in termini di serenità: ha acquistato il pacchetto completo pagandolo carissimo. Conte l’ha ripagato con gli interessi, nonostante mille difficoltà, interrompendo la serie record della Juve".