Il Catania dopo la sconfitta casalinga con l'Avellino si prepara alla penultima di campionato in trasferta domani pomeriggio al Simonetta Lamberti di Cava de' Tirreni contro la Cavese, fischio d'inizio alle ore 15. Il mister Domenico Toscano nella consueta conferenza pre gara di oggi ha fatto il punto della situazione sottolineando come la recente sconfitta contro gli irpini debba servire da insegnamento.

Domenico Toscano
Domenico Toscano (ph. cataniafc.it)

Amarezza no, insegnamenti

Amarezza no, insegnamenti, perché credo che la partita con l'Avellino debba insegnare qualcosa, soprattutto nella cura dei dettagli. Le partite ora saranno così. Il livello qualitativo è quello. Abbiamo fatto una buona prestazione per aver prodotto e limitato la pericolosità degli avversari. Ma nel dettaglio quella partita di deve insegnare qualcosa, mentre quella di domani ha le stesse o maggiori difficoltà. E' una squadra che ha gamba e ci vuole miglior Catania. Tabelle programmate no, è il campo che ci dice cosa serve. Queste due partite e il finale di stagione avevo detto che avrebbero rappresentato il momento giusto per arrivare nel migliore dei modi. Queste due partite sono fondamentali e saranno l'anteprima di quello che avverrà dopo. Per quanto riguarda Guglielmotti ci augurano di averlo per la partita di Potenza, ha questa due settimane per incrementare il valore in campo. Per quanto riguarda la settimana di ritiro devo discutere e cercheremo anche un'amichevole per testare il tutto. Alcune partite le dobbiamo sicuramente analizzare, altre con squadre che hanno esperienza ti mettono alla prova. Queste due partite servono a crescere.

Trovare sempre più compattezza

Intanto pensiamo alla partita di domani, perché i playoff saranno una conseguenza. Noi studiamo molto l'avversario e ogni partita mettiamo in campo la strategia giusta per cercare di colpire l'avversario. Ci sta riuscendo abbastanza bene, ma dobbiamo farlo con più continuità. Con l'Avellino nei cross potevamo essere più efficaci. A prescindere dall'avversario la cosa più importante siamo noi, la crescita nostra e il sapere che sarà una partita più difficile di quella con l'Avellino. L'approccio sarà fondamentale. Che la squadra sia cresciuta mi fa molto piacere e ci abbiamo lavorato tanto, ma questo non basta, perché se bastasse non avremmo perso con l'Avellino. Siamo cresciuti molto, abbiamo trovato compattezza ed equilibrio, ma non basta. Queste partite devono servire a questo. Voglio che la squadra pensi in modo ossessivo a questo. Nel primo tempo sapevamo che la loro zona destra dove c'erano Lescano e Armellino potevano fare fatica ad arrivare nel cambio fronte. Nel secondo tempo siamo stati stanchi, non avevamo ricambi sugli esterni di ruolo. Armando Anastasio ha le qualità tecniche per mettere il cross bene, poi è normale che con questa difficoltà non avendo un sostituto di ruolo cambiare gioco potrebbe essere un'idea. Oggi giocando così molti attaccanti nostri sono penalizzati, come Stoppa, Dalmonte e Montalto. Mettere quattro attaccanti è un'idea, ma a oggi ci dobbiamo lavorare. In queste ultime partite siamo cresciuti e se l'intenzione nostra è quella di crescere ancora lo faremo. Mancherà quel 20 % e lo dobbiamo acquisire. Preferisco una squadra determinata e con furore agonistico. Ci stiamo ripulendo dalle ammonizioni e dalle diffide, dobbiamo sopperire a quello. Fa piacere rivedere Chiricò perché si è comportato sempre in maniera rispettosa. Avrà tante motivazioni per far bene, sappiamo le sue qualità e dobbiamo limitarlo. Sta giocando con continuità in un ruolo non suo. La prestazione passa dal limitare la pericolosità degli avversari. Non è tanto il pressing alto o quello basso, noi dobbiamo arrivare a limitare gli avversari.

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