Ecco il piano di Fiocchi per rilanciare la Virtus Tennis
Simone Fiocchi é pronto a rilanciare la Virtus Tennis. Ecco gli step del progettoUn'operazione di rilancio in grande stile. Questo è quanto intende partorire Simone Fiocchi, 46enne imprenditore porrettano trasferito a Bologna, contitolare di Iconsulting, per l'area della Virtus Tennis, collocata dal 1925 tra le vie Zucchi, Valeriani, XXI Aprile e Galimberti, nel quadrante sud della città, a un passo dal Dall'Ara.
E' in corso la due diligence sui conti di Virtus 1871 spa, la cui proprietà era a larghissima maggioranza di Fondazione Cassa di Risparmio (che oggi ha ospitato l'incontro stampa. Il Presidente Monti lo ha aperto, a fianco del neo proprietario, affermando che Palazzo saraceni si riserva una "golden share" di controllo) e sta transitando nelle mani dell'imprenditore petroniano che ha individuato in Andrea Mantellini, amministratore delegato di AutoVanti (azienda di famiglia ora appartenente al Gruppo Penske), e nome storico del management motoristico felsineo, come socio finanziatore e di riferimento.
Fiocchi ha raccontato la sua storia di ingegnere che avvia una start up dallo sviluppo fertile e il percorso dei due figli, tesserati per il circolo storicamente rivale della V nera, i Giardini Margherita, che lo hanno mosso verso Via Galimberti (dove i palloni pressostatici ospitano allenamenti anche dei tesserati al C.T. Bologna).
Conta di "rovesciare" in positivo l'area in due anni. Lo vuole fare con la benedizione del CONI, che guarda con interesse alle novità di ambito bianconero, e con uno strumento, dal simbolico nome di "Sports and Education" (esterofilo tanto quanto rivolto all'etica e alla cura dei giovani, una sorta di Sport e Salute condito al ragù, non alla gricia), che dovrà dialogare con l'asd Virtus Tennis, conduttore dell'area per un canone annuo di 150.000 € versati alla proprietà.
Il contesto ha bisogno di una riverniciata corposa, se è vero che al restyling sono destinati quasi 3 milioni di €, la stessa cifra servita per acquistare. Non solo tennis (già affiancato dal paddle, oltre a palestra, piscina, giochi da tavolo e una piccola area per volley e basket), ma anche, nei disegni di Fiocchi, atletica e ginnastica.
Con il tennis ("rispetteremo tutti gli accordi", puntualizza Fiocchi) gli sguardi sono stati finora un po' di sottecchi, ma martedì è previsto un incontro che può partorire il disgelo: la sezione rinnova il suo consiglio in aprile.
Ancora nulla in cantiere con la casa madre, l'Ente Morale Sef Virtus (sette sezioni al suo interno), che vuole tutelare la sua presenza nell'area, a cui fa da guardiano da 148 anni e che rielegge giovedì gli organi direttivi. Ma non mancheranno occasioni. Il nero proprietario sottolinea che prima di varare un piano "polisportivo" attende di confrontarsi con Comune e Quartiere. In ogni caso (Fiocchi non pare proprio il tipo dello speculatore) nessuno può fare in quella zona villette o supermercati.
Il modello "morale" è simile a quello del Felsina Calcio, preso un po' ad esempio (Alberto Verni è figura di contatto tra le due realtà) anche nella ricerca di positivi testimonial nello sport mediatico e opulento.
Se il progetto riesce, è una bella traccia per altri. Si capirà presto se il tiro è quello giusto o andrà ricalibrato.
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