Secondo appuntamento con la rubrica dedicata al Var e curata da Francesco Sampirisi. Bene Mariani, Mazzoleni giornata no. Giuste decisioni su Okwonkwo e PetagnaINTER – FIORENTINA (2-1): Arbitro Mazzoleni di Bergamo 1 (Del Giovane - Longo), IV° Marinelli, VAR: Irrati, AVAR: Vivenzi. 41’ del primo tempo: il VAR interviene per assegnare un calcio di rigore in favore dei nerazzurri; cross dalla destra dal limite dell’area viola di Candreva con il pallone che sembra tocchi un “polpastrello” della mano di Vitor Hugo (quale delle 5 dita della mano sx?) che costringe l’incerto Mazzoleni, martedì non in partita, a rivedere e assegnare un fantomatico rigore. P.S. Si compensa Inter–Parma dopo il “richiamo” di Rizzoli? 71’: Asamoah rischia grosso per una manata, poco involontaria, in pieno viso di Enrico Chiesa. Mazzoleni lo salva con un giallo. 77’: Ridicola attesa per confermare il raddoppio dell’Inter di D’Ambrosio, una rete che non aveva bisogno assolutamente dell’intervento del VAR, tanto era chiara l’azione. UDINESE – LAZIO (1-2): Arbitro Maresca di Napoli (Carbone – Lo Cicero), IV° Ros, VAR: Chiffi, AVAR: Preti. 61’: la rete Acerbi viene convalidata dopo una prolungata visionatura del VAR. Gol regolare. JUVENTUS – BOLOGNA (2-0): Arbitro Mariani di Aprilia (Bindoni – De Meo), IV° Baroni, VAR: Guida, AVAR: Di Vuolo. 3’ del primo tempo: dopo un lancio di Bonucci, il pallone viene controllato da Matuidi, il francese è sbilanciato da Calabresi in area di rigore felsinea. Arbitro e VAR lasciano proseguire e fanno bene. 81’: sospetto contatto in area bianconera, contrasto deciso tra Benatia e il nigeriano Okwonkwo, ma Mariani vede bene e fa proseguire. Buona la direzione dell’arbitro della sezione di Aprilia. NAPOLI – PARMA (3-0): Arbitro Doveri di Roma 1 (Mondini - Prenna), IV° Abisso, VAR: Calvarese, AVAR: Passeri. Tutto regolare, nessun episodio da segnalare.ROMA – FROSINONE (4-0): Arbitro Di Bello di Brindisi (Posado - Galletto), IV° Piscopo, VAR: Banti, AVAR: Liberti. Anche qui, come a Napoli, Di Bello non ha bisogno della tecnologia. ATALANTA – TORINO (0-0): Arbitro Orsato di Schio (Peretti - Cecconi), IV° La Penna, VAR: Giacomelli, AVAR: Ranghetti. Gara corretta, nulla da rivedere. CAGLIARI – SAMPDORIA (0-0): Arbitro Rocchi di Firenze (Santoro - Rocca), IV° Giua, VAR: Manganiello, AVAR: Di Iorio. 91’: Rigore senza discussioni in area sarda. Andreolli commette un inutile fallo nei confronti di un attaccante ligure. Giusta la sanzione. GENOA – CHIEVO (2-0): Arbitro Pasqua di Tivoli (Tolfo - Muto), IV° Aureliano, VAR: Pairetto, AVAR: Tasso. 36’ del primo tempo: viene ammonito Piatek per simulazione dentro l’area di rigore dei veronesi, ma c’erano gli estremi invece per assegnare il penalty. Errore di Pasqua e Pairetto. SPAL – SASSUOLO (0-2): Arbitro Abbattista di Molfetta (Costanzo – Baccini), IV° Sacchi, VAR: Massa, AVAR: Marrazzo. 51’: l’arbitro Abbattista, con l’ausilio del VAR, annulla sullo 0-0 il vantaggio ferrarese. Dal limite dell’area un attaccante spallino tira in porta, il pallone finisce sul piede di Simic che sta alla sinistra di Consigli in posizione regolare. Deviazione che termina in rete. Tuttavia Petagna, che si trova al di là della linea del fuorigioco, invece di defilarsi dall’azione, disturba l’intervento dell’unico difensore che si trova dietro di lui e causa la non convalida della rete. Giusto annullare il gol per fuorigioco. 59’: la prima rete del Sassuolo siglata da Adjapong viene confermata sia dall’assistente Costanzo e poi dal VAR. In questo caso la posizione di partenza di Babacar è regolare. 80’: rete giustamente annullata a Babacar per off-side. L’assistente Costanzo tuttavia ritarda parecchio la sua segnalazione. EMPOLI – MILAN (1-1): Arbitro Fabbri di Ravenna (Valeriani - Fiorito), IV° Forneau, VAR: Valeri, AVAR: Giallatini. Unica azione da segnalare al 70’: Romagnoli commette fallo all’interno della propria area, atterrando l’attaccante empolese Mchedlidze. Fabbri non ha dubbi a decretare il penalty e ha ragione. Rigore netto.
Calciomercato Bologna, due difensori sul taccuino di Sabatini
Fragilità mentale, amnesie difensive, poco cinismo. Milan, così non va!

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