Marazzina: "Tutela per chi spende milioni. Se Saputo chiama? Non potrei mai dire di no al Bologna"
L'ex attaccabre rossoblù oggi vive a Miami in Florida dove allena i bambini. Sul calcio non ha dubbi: "Troppi ostacoli per chi, come Joey, vuole investire"
Massimo Marazzina ex attaccante del Bologna oggi vive a Miami dove insegna calcio ai bambini americani. In un'intervista al Corriere di Bologna, Marazzina ha parlato della sua vita negli Stati Uniti, del calcio ai tempi del Covid e di Bologna. Si parte dalla vita in Florida: "Siamo nella Fase 2 senza aver vissuto la Fase 1 visto che non siamo mai stati obbligati a restare chiusi in casa. L’emergenza ovviamente esiste ma non c’è l’allarmismo che si è respirato in Italia. È un approccio mentale diverso. Qui non ci sono retrocessioni quindi si eviteranno ricorsi. Rispetto all’Europa c’è un giro di soldi imparagonabile. Che effetto mi fa vedere la Bundesliga in campo? I tedeschi devono essere sempre i primi della classe. Attualmente non si può essere totalmente al riparo dai rischi. Conoscendo l’Italia, forse chiuderei i campionati con la classifica attuale e ripartirei a settembre. Come affrontano questa fase i proprietari negli Stati Uniti? Questo è un sistema sano che costa tanto ma produce anche tanti ricavi. Gli imprenditori sono pronti a ripartire sulle proprie gambe senza aspettare aiuti da governo o federazione. È uno dei vantaggi di essere proprietari delle strutture. Un tema dolente per l’Italia? Penso proprio a Saputo che è arrivato a Bologna per fare business ma ha trovato tanti ostacoli, come Cazzola ai miei tempi. Ora sarà importante venire incontro alle sue esigenze sveltendo la burocrazia. Non dico concedere tutto, ma almeno dare garanzie. Se è questa la mia ricetta per il futuro? La ripartenza dello sport passerà anche dalla voglia di aiutare gli imprenditori e non far rimpiangere i soldi spesi. Altrimenti si rischia che chiudano i rubinetti. Non facciamo sentire solo chi viene dall’estero e può fare da apripista per altri investimenti nel nostro sistema. Se Saputo dovesse chiamarmi? Massima disponibilità. Quando sono tornato a Casteldebole sono rimasto a bocca aperta. Non potrei mai dire di no a una società che mi ha fatto vivere momenti indimenticabili. Il mio lavoro a Miami come procede? Insegno calcio ai bambini e ora che le scuole sono chiuse i genitori mi tirano quasi dietro i figli per poter andare a lavorare. I parchi pubblici sono aperti quindi posso svolgere lezioni individuali anche se le contraddizioni sono dietro l’angolo. Un poliziotto mi ha detto che potevo usare pallone e porta ma non i coni perché davano l’impressione di un lavoro di gruppo. Ora li cercherò verdi che si mimetizzino con l’erba".