L'Atalanta di Gasperini è ormai da anni una realtà in costante presenza tra le alte posizioni in classifica della classifica di Serie A, a tal punto che il raggiungimento dell'Europa League a volte fa storcere il naso a qualche supporter.
Eppure sono passati soltanto 5 anni dalla prima partecipazione ad una coppa europea sotto la guida del generale Gianpiero Gasperini, l'uomo che insieme al ds Giovanni Sartori è riuscito ad amalgamare al meglio un mix di esperienza e giovani risultato letale per diverse stagioni.

Gianpiero Gasperini, il maestro di questa scalata

DOPO 26 ANNI SI TORNA IN EUROPA

L'Atalanta nella stagione 2016/2017 si classifica 4° in classifica in Serie A, un risultato storico condito da un fantastico gioco che porta gli orobici al raggiungimento di 72 punti in 38 partite. Il piazzamento sancisce il raggiungimento dell'Europa League, competizione che viene giocata nella stagione successiva dopo 26 anni dall'ultima apparizione dei neroazzurri in una competizione europea.
Nel girone viene sorteggiata con l'Everton della leggenda Wayne Rooney agli sgoccioli di una carriera unica, il Lione di Nabil Fekir e i ciprioti dell'Apollon Limassol. Nella sessione estiva l'ATalanta fa cassa cedendo i giovani Andrea Conti, Mattia Caldara, Alessandro Bastoni e Franck Kessie, acquistando gli esterni Timothy Castagne e Robin Gosens, riportando a Bergamo Marte De Roon dal Middlesburgh, il centrale di difesa Josè Palomino, il portiere laziale Etrit Berisha e sul gong finale riesce a strappare Josip Ilicic alla Sampdoria.
Il girone sembra difficile, ma con i nuovi acquisti l'Atalanta sembra la bella copia della stagione precedente. I neroazzurri giocheranno le partite di casa al Mapei Stadium di Reggio Emilia, dato che l'allora Atleti Azzurri d'Italia non rispetta le norme per poter ospitare una partita di una competizione europea.

IL GIRONE

L'Atalanta vince e passa il girone in testa alla classifica con risultati e un gioco fantastico: 14 punti in sei partite, 4 vittori, 2 pareggi, 14 gol fatti e appena 4 subiti. Risultati impressionanti, come il 3 a 0 in “casa” contro l'Everton alla prima giornata. Il cammino prosegue con un pareggio a Lione per 1 a 1, in cui il Papu Gomez risponde con una punizione toccata da Remo Freuler alle dichiarazioni del giorno precedente da parte di Nabil Fekir che ammette di non conoscere il trequartista argentino e di non aver paura dell'Atalanta. I bergamaschi vincono entrambi in casa con l'Apollon Limassol per 3 a 1, ma in Cipro vengono fermati da un pareggio in cui non basta un rigore di Josip Ilicic a portare i tre punti a Bergamo. Nell'ultima trasferta i bergamaschi umiliano i padroni di casa dell'Everton a Goodison Park con un sonoro 5 a 1 e con i tifosi giunti dalla provincia orobica che fanno letteralmente tremare le tribune in legno del vecchio stadio di Liverpool sulle note de “Il nostro folle amore senza fine” meglio conosciuto come il Bergamoto.
La resa dei conti arriva il 7 dicembre 2017, l'Atalanta ospita a Reggio Emilia il Lione che si è classificata seconda nel girone, e vince di misura con un 1 a 0 firmato da Andrea Petagna e con una cornice unica di sciarpe e bandiere girate nel vento emiliano da parte di tutti i tifosi presenti.

Gli ultras atalantini

DELIRIO TOTALE DEI NEROAZZURRI A DORTMUND

"L'Atalanta è ai sedicesimi di Europa League". Se qualcuno avesse provato a dire questa frase soltanto un anno prima nessuno ci avrebbe creduto, invece il sogno era diventato realtà. Il sorteggio però porta male ai neroazzurri, infatti quell'anno le prime del girone di Europa League incontreranno clamorosamente le terze squadre dei vari gironi di Champions League. Questa regola sembra follia e infatti dall'annata successiva in poi saranno le secondi dei gironi ad affrontare le retrocesse dalla Champions League.
L'Atalanta affronta la corazzata Borussia Dortmund che significa trasferta al Signal Iduna park contro il “Muro Giallonero”. Ma i bergamaschi non si fanno né scrupoli né problemi e il motto in dialetto “Pura de nisu, schefe de negot” (Paura di nessuno, schifo di niente) continua a rimbombare per tutta la provincia.
L'andata si gioca in Germania, il 15 febbraio 2018. L'Atalanta scende in campo con il solito 3-4-1-2 con Berisha tra i pali; Masiello, Caldara e Toloi in difesa; da sinistra verso destra Spinazzola, Freuler, De Roon e Hateboer; Cristante sulla trequarti; Gomez insieme a Ilicic come vertici offensivi.
L'Atalanta al 30' subisce gol su un'azione di Schurrle e sciupa diverse occasioni con Caldara e Gomez.
Ilicic non sembra nella partita, tocca pochi palloni e molte volte perde i contrasti, ma a volte basta un guizzo per accendere un incendio: al 51° arriva un cross di Spinazzola da sinistra, Toljian calcola male il tempo e la palla arriva ad Ilicic: controllo di destro e bordata ad incrociare di mancino che supera Burki. Il settore ospiti composto da più di 5000 persone esplode e inizia crederci. Appena cinque minuti più tardi Spinazzola riparte sulla fascia, serve Cristante che calcia, sulla respinta del tiro si avventa Ilicic che sigla il raddoppio e il momentaneo vantaggio. Il settore ospiti diventa un inferno e i supporters sono in visibilio. Il commentatore è Riccardo Trevisani e la sua esultanza entrerà per sempre nel cuore del popolo neroazzurro: “Ilicic, Ilicic, Delirio totale dei neroazzurri a Dortmund”.
Nel finale di gare una doppietta di Batshuayi riporta in vantaggio i tedeschi, ma l'Atalanta ha dimostrato di essere ai livelli di un top club europeo e con il suo gioco di poter insidiare chiunque.

Il Signal Iduna Park

AMAREZZA A REGGIO EMILIA

Una settimana più tardi si gioca il ritorno in casa dell'Atalanta. Gasperini ripropone lo stesso undici della settimana precedente e dopo appena 11 minuti la Dea passa in vantaggio grazie agli sviluppi di calcio piazzato con un inserimento di Rafael Toloi. Con questo risultato l'Atalanta passerebbe il turno, ma al Borussia Dortmund basterebbe un pareggio per accedere agli ottavi. La pioggia inizia a diventare mista, le emozioni sono troppe e la paura e l'entusiasmo creano un'atmosfera unica e singolare. L'Atalanta crea e imposta bene, ma non riesce a punire e al 73° il Papu Gomez, il capitano di quella squadra favolosa, sciupa l'occasione del colpo del ko. Dopo dieci minuti la legge più antica del calcio si verifica: un tiro di Reus finisce tra le braccia di Berisha che non trattiene bene e sulla respinta Schmelzer si avventa per primo chiudendo il match e consentendo il passaggio del turno ai tedeschi.

QUALCOSA IN PIU'

Ciò che ha lasciato quel doppio confronto è sicuramente l'entusiasmo di affrontare un top club come il Borussia Dortmund e virtualmente eliminarlo per quasi un partita intera tra andata e ritorno. E' stata la dimostrazione che nel calcio anche Davide può insidiare Golia e che giocando a viso aperto puoi creare un delirio: proprio quel delirio che ha fatto urlare la provincia di Bergamo e li ha dato la possibilità, almeno per una novantina di minuti, di poter costruire qualcosa di unico e sensazionale.

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