Inzaghi: "Sono vicino ai miei dirigenti. La squadra ha l'adrenalina a mille"
Domani arriva il Milan ed Inzaghi carica ulteriormente l'ambiente dopo aver stigmatizzando ulteriormente il gesto di Casteldebole
Alla vigilia di Bologna-Milan, tocca a Filippo Inzaghi fare il punto della situazione partendo però da una considerazione spontanea: "Vorrei che oggi parlassimo di calcio. Lasciamoci alle spalle quello che è successo la scorsa settimana. Sono vicino ai miei dirigenti, non diamo spazio a quel gesto deplorevole. Con i miei giocatori vogliamo fare una grande partita anche per loro: ci hanno sempre difeso".Passando a temi di campo, viene da sapere subito se il tecnico abbia avuto paura per la propria panchina. "Non ho mai pensato che fosse cambiato nulla - spiega - ho sempre messo in preventivo momenti belli ed altri difficili. La società e i miei giocatori sanno come lavoro quindi sono sereno. Il mio post era solo per dare fiducia, sono consapevole della delicatezza del momento e lo sapevo da agosto allenando una squadra molto giovane. Voglio reagire a questi momenti con positività e credo fortemente che il futuro sia positivo. Dobbiamo avere l'adrenalina a mille per cambiare marcia e fare qualcosa di importante. Vedo la squadra carica poi è ovvio che potrebbe non bastare anche la partita perfetta ma dovremo certamente uscire dal campo dopo aver dato il massimo".
Il Milan è tutto tranne che un avversario banale ed Inzaghi lo inquadra così: "Gattuso è un grande amico, abbiamo condiviso tante gioie. Domani sarà particolare per me visto che il Milan è stato incancellabile per me: i tifosi rossoneri però sanno che farò tutto il possibile per battere i rossoneri in 90'. Uscire dall'Europa League per loro è stato strano, avrebbero potuto passare il turno 99 volte giocando quella partita 100 volte. I valori sulla carta sono diversi ma quello che ci manca è un risultato positivo: sarà dura ma dobbiamo fare una grande partita".
Sul suo Bologna invece Inzaghi spiega: "Non ci sarà Pulgar, ma anche Dijks ha la febbre. Tutti gli altri ci sono. Abbiamo voluto andare in ritiro da ieri sera. È stata una bella presa di posizione da parte della squadra: vogliamo stare insieme e concentrarci per uscire da questo momento. Veniamo penalizzati dagli errori individuali e ho cercato di dare questo consiglio: curare sempre i dettagli in modo maniacale. Non è una questione di reparto ma assolutamente personale. Bisogna curare l'allenamento ma anche l'alimentazione ed il sonno".
Ultime riflessioni dedicate al tifo e al presidente: "Non mi scordo i mille tifosi di Empoli, li porto nel mio cuore. Sono stati una grande scoperta e spero che la squadra dia tutta se stessa domani anche per loro. La luce magari è dietro l'angolo: voglio vedere la squadra combattere. Le note di Saputo? Sono parole di una persona per bene e dobbiamo tenercela stretto".
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