Champions League, Sacchi elogia l'Inter: "Solo un difetto. Possono vincere"
L'ex allenatore rossonero si è espresso in maniera piuttosto positiva sui neroazzurri dopo la vittoria con l'Arsenal
L'Inter non gioca la sua partita più bella, ma vince. E lo fa contro una grande squadra come l'Arsenal, seppur in difficoltà nell'ultimo mese, e senza subire gol per la quarta giornata consecutiva in Champions League (unica insieme all'Atalanta). Una prova che dà buoni segnali a Simone Inzaghi, soprattutto per quanto riguarda Bisseck e Dumfries. Importantissimo il ritorno di Calhanoglu, ancora non al meglio della condizione ma subito indispensabile per i neroazzurri. Non brillante invece Taremi. Nonostante la prestazione non superba, Arrigo Sacchi ha speso parole importanti nei confronti di questa squadra. Di seguito le sue parole.
Inter-Arsenal: vittoria di misura che vale tanto
L'applicazione difensiva e la compattezza questa volta hanno prevalso più della proposta offensiva in casa Inter. Poco male. Tre punti, qualche energia risparmiata in vista del Napoli e ottimi segnali da tutti o quasi. E questa volta, anche Sacchi, padre fondatore del bel calcio, si unisce ai complimenti in favore della squadra di Simone Inzaghi:
Lo penso da inizio stagione, ma ieri sera, dopo la vittoria a San Siro sull’Arsenal, ne ho avuto la conferma. La squadra di Simone Inzaghi è matura, solida, forte in ogni reparto e ha in panchina elementi dello stesso livello rispetto ai titolari. Ciò significa che l’allenatore può operare un turnover ragionato ed efficace senza perdere qualità fisiche e tecniche
Sull'atteggiamento e la gestione della partita invece dice:
Contro l’Arsenal l’abilità dei ragazzi di Inzaghi è stata quella di capire immediatamente come si muovevano gli avversari. Una volta bloccati gli spazi agli inglesi, i nerazzurri hanno pensato a costruire la loro manovra e a rendersi pericolosi: atteggiamento saggio che, in alcuni momenti del primo tempo, ha mandato in tilt l’Arsenal. L’Inter ha gestito bene il pallone in velocità, ha combattuto senza paura in mezzo al campo e, quando è andata un po’ in sofferenza, in particolare nella ripresa, ha dimostrato di saper reggere l’urto