Pirlo: "Il Milan è la squadra da battere. Chiesa è un prototipo di grande campione ma deve ancora migliorare"
Le parole del tecnico dei bianconeri, Andrea Pirlo, alla vigilia della sfida in campionato contro il Sassuolo di De Zerbi
Dopo aver maturato un'importantissima vittoria contro il Milan, Andrea Pirlo sa che non è arrivato il momento di arrendersi per la sua squadra. Così, alla vigilia della gara in campionato contro il Sassuolo, il tecnico della Juventus è intervenuto in conferenza stampa per trattare diversi temi: dai neroverdi, prossimi avversari, ai rossoneri primi in classifica, passando anche per le condizioni di Alvaro Morata e di Federico Chiesa. Con tante assenze dettate anche dall'aumento dei contagi da covid, la squadra bianconera dovrà scendere in campo nella sfida di domani sera con lo stesso atteggiamento mostrato a San Siro.
In particolare, sul Sassuolo ha dichiarato: “Mi aspetto una gara difficile, loro sono un'ottima squadra che gioca assieme da qualche anno. Hanno un bravo allenatore, dovremo essere molto attenti soprattutto in fase di non possesso perché sono molto bravi a uscire sulla pressione avversaria”.
Tanti i complimenti ricevuti dopo la vittoria sulla capolista, ma Pirlo ha voluto sottolineare che “chi è prima in classifica è sempre la squadra da battere, in questo momento è il Milan”.
Dopo la notizia di De Ligt, risultato positivo al covid, il tecnico bianconero dovrà trovare un adeguato sostituto dell'olandese in difesa e i nomi in pole position sono quelli di Chiellini e Demiral: “Medhi ha giocato qualche partitaa in più quindi si può considerare un po' più pronto e domani potrebbe giocare lui. Però Giorgio è a disposizione e ci darà una mano”.
Infine, sulle condizioni di Morata, Kulusevski e Chiesa, Andrea Pirlo ha risposto così: “Alvaro sta meglio, si è allenato a parte però ha iniziato a fare qualcosa in più sul campo e vedremo domattina se potrà essere a disposizione almeno per la panchina. Federico ha avuto un problema all'anca l'altro giorno, ma siamo riusciti a recuperarlo. E' un prototipo di grande campione, ma a 22 anni non ha ancora fatto niente, deve ancora migliorare e dimostrare tutte le partite di poter giocare come a San Siro. Dejan l'altra sera è entrato bene perché le ultime volte non erano state così e gli ho fatto i complimenti. Domani vedremo se partirà dall'inizio o a gara in corso, ma può essere un'arma in più durante la partita".