Domani per la Juventus ci sarà il delicato impegno di campionato contro il Torino, nel classico derby della Mole; oggi pomeriggio il tecnico bianconero Massimiliano Allegri ha tenuto la conferenza stampa della vigilia che è stata commentata nel contenitore sportivo “Radio Radio lo Sport", sulle frequenza dell'emittente Radio Radio.

A riguardo è intervenuto il giornalista Tony Damascelli, grande esperto del mondo bianconero, che come al solito non ha usato giri di parole, nel rispondere alla domanda del conduttore Ilario Di Giovanbattista dubbioso sul fatto che il ritiro secondo Allegri non fosse punitivo.

Mi sembra di sentire Riccardo Cocciante, 'se stiamo insieme ci sarà un perchè'. Il ritiro l'hanno festeggiato in un bellissimo albergo pieno di luce in uno dei posti più malinconici di Torino. C'erano le stalle una volta in quella zona, comunque non è una punizione, ma una libera scelta, ma non so di chi visto lui (Allegri n.d.r.) ha detto una cosa e ne hanno fatta un'altra. I giocatori non sono intervenuti, il solito premio Pinocchio 2022 che viene assegnato a prescindere a lui”.

Poi ha rincarato la dose sul club bianconero:

“Ho già scritto quello che penso. È una farsa. Leggo sui giornali: 'Pugno duro di Agnelli'. Si tratta di una pagliacciata dove comandano i giocatori. La società non ha un dirigente che sappia imporre certe decisioni. La squadra forse è tornata in terza fumatori dall’Israele, erano molto stanchi e avevano bisogno di rifocillarsi. Andare al J Hotel non è un ritiro punitivo. Chi fa la figura del pirla? Allenatore e dirigenti insieme. Ognuno fa ciò che vuole”.

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