Juventus, Agnelli tuona: "E' vergognoso essere accusati senza potersi difendere. E' chiaro che dopo il 2006..."
L'ex Presidente Agnelli torna a parlare delle sue dimissioni e dell'inchiesta Juventus che lo riguarda
Torna a parlare della Juventus e delle vicende legali, l'ex Presidente bianconero. Ecco di seguito le parole di Andrea Agnelli riportate da TuttoJuve.com:
"La sospensione mi è stata imposta dalla Federazione italiana dopo aver studiato l'indagine del Dipartimento di Giustizia. Ma non sono stato ascoltato e non ho potuto difendermi. Mi sono dimesso dalla carica di presidente della Juventus a causa di un'indagine penale che mi riguarda personalmente. Non posso dire molto su questo perché il caso è in corso. La prima udienza preliminare è il 27 marzo, lì si deciderà se il caso si ferma o meno. Non voglio che la Juventus si faccia carico di questo peso per tutto questo tempo. Un nuovo consiglio di amministrazione che non ha nulla a che fare con le accuse può rappresentare meglio il club.".
"E' vergognoso che una persona venga accusata e non abbia la benché minima possibilità di difendersi. La sua decisione è' stata di responsabilità per togliere peso dalla Juventus e dare al nuovo consiglio là possibilità di reagire senza ulteriori pressioni. E' chiaro che dopo il 2006 la Juventus sia tornata ad essere al centro di un attacco mediatico con l'intenzione di distruggerla.
Io sono libero di difendermi in tribunale da qualsiasi accusa". Il presidente, quindi, promette battaglia ed e' pronto a difendersi a partire dalla prima udienza che ci sarà a marzo".
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